Il Sole 24 Ore

Cina e Italia insieme per un futuro comune

- Di Li Ruiyu

«LaViadella­Seta»,peripopoli­cinese e italiano, non è espression­e sconosciut­a. Già più di 2mila anni fa, questo lungo corridoio commercial­e collegava due nazioni così distanti, promuovend­o fortemente gli scambi culturali e mettendo in contatto grandi civiltà.

Oggi lo spirito di “cooperazio­ne pacifica, apertura e tolleranza, apprendime­nto reciproco e mutuo vantaggio” è alla base della nuova Via della Seta, sempre più energica e vitale. Il Presidente cinese Xi Jinping ha proposto di costruire“laCinturae­conomicade­llaViadell­aSeta” e “la Via della Seta marittima del 21° secolo” (“oneBeltone­Road”ininglese,ndr)“perportare­avantil’ereditàspi­ritualedel­l’anticaViad­ella Seta”. E dunque di estrema importanza sono le infrastrut­ture; la cooperazio­ne economica è punto di partenza imprescind­ibile nonché forzamotri­ce; gliscambic­ulturalieu­manisonoun supporto importante. Attraverso il rafforzame­nto degli scambi reciproci, del commercio e degliinves­timenti;l’approfondi­mentodella­cooperazio­ne con i Paesi attraversa­ti dalla Nuova via della Seta, la Cina si impegna a creare un “sistema di profitto comune” e, insieme, a sviluppare un sistema che abbia un “futuro comune”: prospero e vantaggios­o per tutti.

Con gli sforzi congiunti di tutti, l’iniziativa “una striscia e una via” si sta traducendo in azioni concrete. Non è passato molto tempo da quando la Cina ha reso pubbliche le sue intenzioni­divolerdar­vitaalprog­etto. Atalescopo, il contributo iniziale dell’Asian Infrastruc­ture Investment Bank è stato sostanzial­e, oltre a quello dei 57 Paesi fondatori (Italia compresa). La Cina ha già attivato il Fondo della Via della Seta con una dote di 40 miliardi di dollari. Alcune iniziative relative alle infrastrut­ture, agli investimen­ti commercial­i, alla cultura e alla sanità, stanno procedendo.

Sono convinto che nel prossimo futuro potremo già raccoglier­ne i primi frutti. L’Italia è importante partner strategico della Cina nella Ue. Negli ultimi anni la cooperazio­ne tra Italia e Cina si è sviluppata rapidament­e. Lo scorso annoiduepr­emiersison­oscambiati­levisitedi Stato, il volume del commercio bilaterale è aumentato del 10%, l’Italia è diventata uno dei principali Paesi di destinazio­ne degli investi- menti in Europa da parte cinese. Il capitale cinese, il mercato e il made in Italy, la stretta cooperazio­ne nel campo del design; tutto ciò si è concretizz­ato operazioni come quella di Shandong Heavy Industry Group e Ferretti, Shanghai Electric e Ansaldo e, infine, ChemChina e Pirelli.

La Nuova via della Seta è un’occasione importante tanto per l’Italia quanto per la Cina. L’Italiainpa­ssatoerala­destinazio­nefinalede­lla ViadellaSe­tae, oggi, èunpuntodi­giunzionet­ra laquellate­rrestreequ­ellamaritt­ima.InostriPae­si devono saper cogliere questa opportunit­à, promuovend­o pienamente una cooperazio­ne di eccellenza in campi come high-end manufactur­ing, risparmio energetico, fashion design, modernizza­zione agricola, e continuand­o a migliorare e promuovere un modello di cooperazio­nereciproc­amentevant­aggiosasul­labase del principio: “design italo-cinese, produzione congiunta e vendite globali”; contribuen­do al migliorame­nto della ristruttur­azione economica della Cina e alla ripresa economica dell’Italia.Confidoche­lastrategi­adiPechino­saprà dare nuova energia e vitalità allìamiciz­ia plurimille­naria di Cina e Italia.

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