Il Milan in perdita per 91 milioni
perdita-record di 91,28 milioni nel bilancio consolidato del 2014 del Milan è emersa in coincidenza con un calo di 30,5 milioni del valore della produzione, pari a 223,9 milioni, escluse le plusvalenze per la cessione di calciatori. Il gruppo ha incassato 89,8 milioni dai diritti tv, 20 milioni in meno del 2013.
Il costo del personale invece è aumentato di 3,4 milioni a 154,7 milioni. Il costo dei soli tesserati è aumentato da 138,4 a 140,8 milioni ed è pari al 62,9% dei ricavi. Nello scorso esercizio il Milan aveva in media 299 dipendenti, 20 in più del 2013. Pesano anche 52 milioni di ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e 60,4 milioni per acquisto di beni e servizi, tra cui 8,76 milioni per lo stadio di San Siro. Tra le nuove spese ci sono 2,32 milioni per la locazione della sede Casa Milan, di proprietà di Vittoria Assicurazioni.
Neppure la cessione di Mario Balotelli al Liverpool ha dato sollievo ai conti. Le plusvalenze nette da calciomercato si sono ridotte da 23,28 a 5,77 milioni. La cessione di Balotelli, per 20 milioni, ha reso un guadagno di soli 4,33 milioni. È stata realizzata una plusvalenza più alta, 4,84 milioni, dalla vendita di Brian Cristante al Benfica, per 4,975 milioni secondo il bilancio. Ma c’è anche una mi- nusvalenza di 3,32 milioni per la vendita di Kevin Constant al Trabzonspor, ceduto per 2,5 milioni. Oltre alle minusvalenze, c’è un onere di 333mila euro per la svalutazione dei diritti su Ricardo Leite Kakà, «che ha rescisso consensualmente il contratto».
Il gruppo Milan ha un ulteriore onere di 21 milioni per «sopravvenienze passive straordinarie» perché il cda ha «prudenzialmente» valutato che non sussistano i «crediti vantati» alla fine del 2013 verso l’azionista Fininvest (con il 99,93%) per l’utilizzo delle perdite del club allo scopo di ridurre le tasse nel bilancio consolidato fiscale della casa madre. Questo vuol dire che, in base all’imponibile fiscale del 2014 e ai «risultati fiscali» attesi per gli esercizi successivi, Fininvest non avrebbe capienza
Bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre. Valore della produzione * Costo del personale Plusvalenze nette da calciomercato Risultato netto Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori Debiti totali Crediti totali Patrimonio netto sufficiente nei profitti per comprare dal Milan perdite da utilizzare per pagare meno tasse. Ma è probabile che il bilancio 2014 sia servito anche a fare pulizie contabili.
Il gruppo Milan ha un patrimonio netto negativo per 94,2 milioni, quindi avrebbe bisogno di una ricapitalizzazione di almeno 100 milioni per proseguire l’attività senza portare i libri in tribunale. Dal punto di vista formale, gli organi di controllo della Figc però considerano solo il bilancio della capogruppo, Ac Milan Spa. Questa nel 2014 ha dichiarato una perdita di 99 milioni, superiore a quella del consolidato, mentre il buco del patrimonio netto è più ristretto, -20,95 milioni. La ricapitalizzazione necessaria dal punto di vista legale sarebbe limitata ad almeno 21 milioni. Nel 2014 Fininvest ha fatto versamenti in conto capitale di 53 milioni al Milan.
Il gruppo Milan ha debiti complessivi per 334,5 milioni, quasi il triplo dei crediti, 114,8 milioni. Il peggioramento dei risultati non ha impedito un aumento del compenso degli organi sociali, salito da 2,2 a 2,55 milioni. Effetto probabilmente della nomina del secondo amministratore delegato, Barbara Berlusconi, accanto a Galliani.