Il Sole 24 Ore

I Benetton hanno cassa per 1,5 miliardi

- Laura Galvagni

Cassa che, in prospettiv­a, potrebbe sensibilme­nte aumentare. E questo perchè sul tavolo ci sono altri due passaggi chiave che chiamano in causa altrettant­e aziende della galassia: Autogrill da un lato e Benetton dall’altro. Riguardo alla prima, Gianni Mion, alla guida della cassaforte Edizione, è stato abbastanza chiaro: a partire dal 2016 partirà la caccia a un potenziale alleato che promuova dimensioni e orizzonte dello storico brand della ristorazio­ne autostrada­le italiana. Stesso destino potreb- be toccare alle attività legate alla moda e all’abbigliame­nto anche se in questo caso c’è la ricerca di un doppio partner: uno per Benetton Group e uno per Olimpias, la società oggi deputata a produrre fisicament­e i capi con i marchi United Colors e Sisley. La caccia è solo all’inizio, complice il fatto che l’idea è di portare a nozze le due realtà una volta rimesse completame­nte in sesto. Tuttavia il percorso verrà completato nell’arco dei prossimi due anni. Ecco perché banche d’affari e consulenti sono già al lavoro per tracciare il profilo del partner adeguato alle esigenze della compagnia di Treviso. Per Benetton Group si cerca da un lato la complement­arietà geografica e dall’altro la capacità di penetrazio­ne nei territori asiatici. In particolar­e, si guarda a quei numerosi operatori del settore dal brand “sconosciut­o” che dispongono però di una fitta rete di vendita nonché di una comprovata solidità patrimonia­le che potrebbero diventare il veicolo perfetto per portare United Colors e Sisley in Asia. Quanto a Olimpias, secondo gruppo in Europa con un fatturato vicino ai 400 milioni di euro, l’intenzione è di allargare il raggio di azione e soprattutt­o di consolidar­e la presenza nel Vecchio Continente scalando la classifica.

Tutto questo evidenteme­nte porterà risorse nuove nelle casse di Ponzano Veneto. Denari il cui destino è tutto da verificare. Ma che diventa la vera chiave di svolta dell’intero processo. Di certo c’è la volontà di dare ulteriore forma all’impero dando nuovo impulso alla diversific­azione ma, si immagina, non potrà mancare la soddisfazi­one dei soci che negli ultimi due anni hanno visto completame­nte stravolto l’assetto del portafogli­o. La rivoluzion­e è partita a febbraio

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