Ferrero in testa alla classifica della reputazione
PIEMONTE
la più amata dagli italiani. Uno slogan, certo, ma anche una realtà se si guarda alla classifica delle prime 50 aziende con la miglior reputazione in Italia. Proprio il colosso dolciario di Alba conquista, nell’edizione 2015 dell’Italy RepTrak® 2015 – lo studio che analizza la percezione di un campione di 3.200 persone sull’operato delle aziende – il primo posto. Per Ferrero, in realtà, si tratta di un ritorno al vertice della classifica, dopo essersi posizionata al secondo posto l’anno scorso. Ma con qualche soddisfazione in più visto il punteggio (Pulse) conquistato, 89,5, tra i più alti registrati, ottenuto tanto sui parametri dello studio più legati all’ambito emozionale quanto a quelli relativi alla razionalità e alla consapevolezza del consumatore.
Per l’amministratore delegato di Ferrero Italia, Frederic Thil, il riconoscimento «rappresenta un omaggio postumo dei nostri consumatori a Michele Ferrero, che implementava le componenti della Reputazione, e cioè qualità del prodotto, innovazione, cura per i dipendenti e responabilità sociale, quando ancora non erano codificate in un modello scientifico, già cinquant’anni fa».
Il risultato della Ferrero di Alba si inserisce nel quadro del buon “piazzamento” delle imprese italiane, che godono di una reputazione medio-forte, a 66,9 punti secondo l’indice RepTrak®, in linea con i risultati dell’anno precedente. Il modello RepTrak® di Reputation Institute è considerato il “gold standard” per la misurazione della reputazione delle imprese, perché fornisce un quadro da cui emergono i fattori chiave che guidano la reputazione e i rischi prioritari per il “buon nome” di un’azienda e di un marchio. Lo score di reputazione, in sostanza, si basa sull’indice RepTrak® Pulse, che misura “il polso” del grande pubblico e si determina in base a 7 dimensioni razionali, che definiscono il profilo reputazionale delle aziende.
È la Bmw, l’anno scorso prima in classifica, a seguire Ferrero nella top 50 mentre un altro colosso italiano dell’agroalimentare, Barilla, conquista il terzo posto facendo un balzo dalla posizione numero sei occupata nel 2014. Guardando ai diversi settori, poi, da segnalare il salto in avanti di Enel e il miglioramento dei punteggi ottenuti dalle grandi aziende italiane di servizi (Alitalia, Eni, Ferrovie dello Stato, Finmeccanica, Poste Italiane, Telecom Italia), segno di un miglioramento della percezione da parte del pubblico.