Sandretto si fa avanti per OM Carrelli
PIEMONTE
Sandretto si lascia alle spalle la ristrutturazione seguita alla cessione da parte dei brasiliani della Romi, mette in catalogo la nuova serie di presse medio-piccole progettate e sviluppata in meno di un anno e guarda al futuro. Che, per i nuovi vertici della storica realtà piemontese, coincide con la possibilità di ampliare la produzione e acquisire lo stabilimento della OM Carrelli, a Modugno, provincia di Bari. La “pratica” è all’attenzione del ministero dello Sviluppo economico che dovrà dare il via libera all’operazione.
«In questi mesi – ricostruisce Massimo Postiglione, direttore generale della Sandretto – abbiamo ricostruito il network internazionale, siamo in 41 paesi. L’esigenza di acquisire la OM nasce dalla volontà di destinare a quel polo la produzione e l’assemblamento delle presse oltre le 2.500 tonnellate. Una produzione complementare a quella di Pont Canavese, in Piemonte, che ci permette di crescere nella verticalizzazione dei processi produttivi». Accanto a questo, poi, la Sandretto sta puntando sulla diversificazione delle produzioni e ha presentato in questi giorni al Plast 2015, il Salone della plastica di Milano, una nuova linea di stampanti 3D.
Un piano industriale da 5,7 milioni di euro e il riassorbimento dei 194 addetti della OM, in mobilità da luglio scorso: questo a grandi linee il piano industriale consegnato dalla Sandretto al Mise. «La nostra intenzione – aggiunge Postiglione – è di avviare le nuove produzioni a partire dal primo luglio. Con la OM di Modugno vorremmo replicare il modello Sandretto, con una fase di ristrutturazione e di rilancio delle attività». Parte del gruppo belga Photonike, quotato alla Borsa di Parigi, la Sandretto – 138 addetti –ha chiuso il 2014 con un bilancio di 6 milioni e un utile di 700mila euro.