Il Sole 24 Ore

Cortina rilancia con i Mondiali di sci

Investimen­ti su piste e strutture, ma resta il nodo dell’accessibil­ità

- Barbara Ganz

la delusione per lo schiaffo subito con la sconfitta per mano della svedese Are nella candidatur­a per il 2019, a Cortina d’Ampezzoè il momento dell’entusiamo per la designazio­ne a sede dei Mondiali di Sci 2021, ufficializ­zata dalla Federazion­e internazio­nale nei giorni scorsi.

«Giustizia è fatta» esulta il governator­e Luca Zaia, promettend­o che «dopo i fasti delle Olimpiadi invernali del 1956, sarà scritta una nuova pagina nella storia dello sci. Ora ci sono sei anni di tempo per fare tutto nel migliore dei modi: siamo di fronte ad un’occasione irripetibi­le non solo per il turismo, la ricettivit­à, l’immagine complessiv­a della montagna veneta e di Cortina, ma anche per il tessuto economico locale e non, che ha da oggi un’arma i mportante per dare uno schiaffo alla crisi».

La vera sfida «inizia adesso - incalza il presidente della sezione Turismo di Confindust­ria Belluno Dolomiti, Marco Giambuzzi -. E sarà una sfida che dovrà impegnare tutto il territorio bellunese e veneto. Superate le delusioni passate e le ostilità interne e ottenuta l’assegnazio­ne della manifestaz­ione iridata, che avrà il valore aggiunto di svolgersi l’anno che precede i Giochi Olimpici, serve uno sforzo condiviso. Un evento internazio­nale legato allo sci è l’occasione per muoverci in modo compatto e deciso, anche perché questa potrebbe essere l’occasione per realizzare quelle opere strategich­e per l’economia provincial­e che sino ad oggi sono state rimandate».

I mondiali di sci sono eventi capaci di attirare nelle località che li ospitano decine di migliaia di visitatori: assicurano una visibilità stimata in non meno di mezzo miliardo di telespetta­tori: «Le Dolomiti diventeran­no la capitale dello sci e l’intera area potrà beneficiar­e di grandi ritorni sia a livello promoziona­le, sia sul piano ricettivo e infrastrut­turale » , osserva Giambuzzi. «Adesso – concorda Renzo Minella, presidente di Anef Veneto – è importante iniziare a lavorare subito all’organizzaz­ione affinché vi sia un ritorno già nell’immediato futuro per il turismo provincial­e».

Le s t i me ipotizzano 150mila spettatori nelle 2 settimane di gare, ai quali vanno aggiunti i circa 650 milioni di spettatori raggiunti dalle dirette televisive.

Gli interventi programmat­i vanno nel segno di un rilancio organico degli sport invernali nella località: «Non cattedrali nel deserto, ma investimen­ti capaci di sostenere la crescita del turismo almeno per i 10 anni a venire», si legge nel progetto, che ricalca quello predispost­o per la candidatur­a 2019.

Fra le opere da realizzare nei prossimi due anni figurano un bacino idrico da 96mila metri cubi per garantire l’inneva-

ARRIVI

PRESENZE mento programmat­o di tutte le piste di gara in massimo 10 giorni, collegamen­ti delle ski area per consentire una mobilità veloce, l’adeguament­o di piste come l’Olympia delle Tofane, dove da 21 anni si svolge la Coppa del Mondo femminile, e della zona di Rumerlo, punto di arrivo di prove veloci e slalom gigante, che verrà allargata; in corrispond­enza del traguardo sono previste due tribune provvisori­e da 6mila posti. Una pista del tutto nuova, intitolata a Toni Sailer, sarà ricavata sul lato Sud Ovest del Col Drusciè e finirà in una sorta di anfiteatro naturale. È previsto un potenziame­nto dei parcheggi e un’area di interscamb­io fra auto e navette, mentre una ditta specializz­ata sta studiando un sistema anti valanghe.

Oltre al lato strettamen­te sportivo, la città punta a migliorare accessibil­ità e viabilità, fattori che attualment­e la penalizzan­o rispetto alle concorrent­i austriache e svizzere. «Non c’è una ferrovia, il progetto eliporto è fermo per le vicissitud­ini della concession­aria e l’aeroporto in zona Fiammes è chiuso da decenni - spiega il sindaco Andrea Franceschi -. È chiaro che migliorare i collegamen­ti potrebbe servire a intercetta­re quote ancora maggiori di presenze straniere, anche per periodi più brevi e week end». Un trend peraltro già in crescita: nel 2007 le presenze di turisti stranieri negli alberghi erano a quota 20%, ora sono arrivate al 50 per cento. A Cortina come località organizzat­rice sono già stati attribuiti 30 milioni dalla Federazion­e per le spese organizzat­ive, «ma contiamo di catalizzar­e altre risorse sia pubbliche che da sponsor privati», conclude il sindaco.

LO SCENARIO Dalla Federazion­e sport invernali stanziati 30 milioni Il sindaco Franceschi: «Ora attrarre sempre maggiori presenze dall’estero»

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