Cortina rilancia con i Mondiali di sci
Investimenti su piste e strutture, ma resta il nodo dell’accessibilità
la delusione per lo schiaffo subito con la sconfitta per mano della svedese Are nella candidatura per il 2019, a Cortina d’Ampezzoè il momento dell’entusiamo per la designazione a sede dei Mondiali di Sci 2021, ufficializzata dalla Federazione internazionale nei giorni scorsi.
«Giustizia è fatta» esulta il governatore Luca Zaia, promettendo che «dopo i fasti delle Olimpiadi invernali del 1956, sarà scritta una nuova pagina nella storia dello sci. Ora ci sono sei anni di tempo per fare tutto nel migliore dei modi: siamo di fronte ad un’occasione irripetibile non solo per il turismo, la ricettività, l’immagine complessiva della montagna veneta e di Cortina, ma anche per il tessuto economico locale e non, che ha da oggi un’arma i mportante per dare uno schiaffo alla crisi».
La vera sfida «inizia adesso - incalza il presidente della sezione Turismo di Confindustria Belluno Dolomiti, Marco Giambuzzi -. E sarà una sfida che dovrà impegnare tutto il territorio bellunese e veneto. Superate le delusioni passate e le ostilità interne e ottenuta l’assegnazione della manifestazione iridata, che avrà il valore aggiunto di svolgersi l’anno che precede i Giochi Olimpici, serve uno sforzo condiviso. Un evento internazionale legato allo sci è l’occasione per muoverci in modo compatto e deciso, anche perché questa potrebbe essere l’occasione per realizzare quelle opere strategiche per l’economia provinciale che sino ad oggi sono state rimandate».
I mondiali di sci sono eventi capaci di attirare nelle località che li ospitano decine di migliaia di visitatori: assicurano una visibilità stimata in non meno di mezzo miliardo di telespettatori: «Le Dolomiti diventeranno la capitale dello sci e l’intera area potrà beneficiare di grandi ritorni sia a livello promozionale, sia sul piano ricettivo e infrastrutturale » , osserva Giambuzzi. «Adesso – concorda Renzo Minella, presidente di Anef Veneto – è importante iniziare a lavorare subito all’organizzazione affinché vi sia un ritorno già nell’immediato futuro per il turismo provinciale».
Le s t i me ipotizzano 150mila spettatori nelle 2 settimane di gare, ai quali vanno aggiunti i circa 650 milioni di spettatori raggiunti dalle dirette televisive.
Gli interventi programmati vanno nel segno di un rilancio organico degli sport invernali nella località: «Non cattedrali nel deserto, ma investimenti capaci di sostenere la crescita del turismo almeno per i 10 anni a venire», si legge nel progetto, che ricalca quello predisposto per la candidatura 2019.
Fra le opere da realizzare nei prossimi due anni figurano un bacino idrico da 96mila metri cubi per garantire l’inneva-
ARRIVI
PRESENZE mento programmato di tutte le piste di gara in massimo 10 giorni, collegamenti delle ski area per consentire una mobilità veloce, l’adeguamento di piste come l’Olympia delle Tofane, dove da 21 anni si svolge la Coppa del Mondo femminile, e della zona di Rumerlo, punto di arrivo di prove veloci e slalom gigante, che verrà allargata; in corrispondenza del traguardo sono previste due tribune provvisorie da 6mila posti. Una pista del tutto nuova, intitolata a Toni Sailer, sarà ricavata sul lato Sud Ovest del Col Drusciè e finirà in una sorta di anfiteatro naturale. È previsto un potenziamento dei parcheggi e un’area di interscambio fra auto e navette, mentre una ditta specializzata sta studiando un sistema anti valanghe.
Oltre al lato strettamente sportivo, la città punta a migliorare accessibilità e viabilità, fattori che attualmente la penalizzano rispetto alle concorrenti austriache e svizzere. «Non c’è una ferrovia, il progetto eliporto è fermo per le vicissitudini della concessionaria e l’aeroporto in zona Fiammes è chiuso da decenni - spiega il sindaco Andrea Franceschi -. È chiaro che migliorare i collegamenti potrebbe servire a intercettare quote ancora maggiori di presenze straniere, anche per periodi più brevi e week end». Un trend peraltro già in crescita: nel 2007 le presenze di turisti stranieri negli alberghi erano a quota 20%, ora sono arrivate al 50 per cento. A Cortina come località organizzatrice sono già stati attribuiti 30 milioni dalla Federazione per le spese organizzative, «ma contiamo di catalizzare altre risorse sia pubbliche che da sponsor privati», conclude il sindaco.
LO SCENARIO Dalla Federazione sport invernali stanziati 30 milioni Il sindaco Franceschi: «Ora attrarre sempre maggiori presenze dall’estero»