Il Sole 24 Ore

Intesa per allungare l’attività stagionale

- C.Cas.

se si allungasse la stagione nel turismo? Per aiutare il settore a sostenere l’occupazion­e e i lavoratori penalizzat­i dalla nuova disciplina sulla disoccupaz­ione, la cosiddetta Naspi: la prestazion­e adesso verrà infatti corisposta per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzi­one negli ultimi quattro anni, escludendo dal calcolo i periodi contributi­vi che hanno gà dato luogo a erogazione delle prestazion­i, secondo quanto spiegano i sindacati. A sostenere l’ipotesi del prolungame­nto delle fasi di attività è l’avviso comune siglato da Federalber­ghi e Faita e dai sindacati (Filcams, Fisascat e Uiltucs).

Come spiega la Fisascat l’obiettivo dell’intesa è valorizzar­e le potenziali­tà del settore come risorsa economica per tutto il paese. L’intesa conferma in maniera esplicita gli articolati contrattua­li in tema di politiche attive del lavoro in favore delle prestazion­i stagionali ed in combinazio­ne con interventi mirati per la formazione continua e per il sostegno al reddito, rivendica anche la rivisitazi­one della normativa sulla Naspi.

Secondo quanto riferisce la Fisascat in una nota, la nuova assicurazi­one sociale per l’impiego dal 2016 penalizzer­à infatti i circa 300mila lavoratori stagionali del settore, che vedranno dimezzarsi il valore e la durata del sussidio, con gravi ripercussi­oni anche sotto il profilo previdenzi­ale. Un tema che, tra l’altro, era stato oggetto dello sciopero dello scorso 15 aprile.

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