Intesa per allungare l’attività stagionale
se si allungasse la stagione nel turismo? Per aiutare il settore a sostenere l’occupazione e i lavoratori penalizzati dalla nuova disciplina sulla disoccupazione, la cosiddetta Naspi: la prestazione adesso verrà infatti corisposta per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni, escludendo dal calcolo i periodi contributivi che hanno gà dato luogo a erogazione delle prestazioni, secondo quanto spiegano i sindacati. A sostenere l’ipotesi del prolungamento delle fasi di attività è l’avviso comune siglato da Federalberghi e Faita e dai sindacati (Filcams, Fisascat e Uiltucs).
Come spiega la Fisascat l’obiettivo dell’intesa è valorizzare le potenzialità del settore come risorsa economica per tutto il paese. L’intesa conferma in maniera esplicita gli articolati contrattuali in tema di politiche attive del lavoro in favore delle prestazioni stagionali ed in combinazione con interventi mirati per la formazione continua e per il sostegno al reddito, rivendica anche la rivisitazione della normativa sulla Naspi.
Secondo quanto riferisce la Fisascat in una nota, la nuova assicurazione sociale per l’impiego dal 2016 penalizzerà infatti i circa 300mila lavoratori stagionali del settore, che vedranno dimezzarsi il valore e la durata del sussidio, con gravi ripercussioni anche sotto il profilo previdenziale. Un tema che, tra l’altro, era stato oggetto dello sciopero dello scorso 15 aprile.