Il modello Scala per gli enti lirici
Un sei meno di incoraggiamento. Per premiare l’impegno, ma ricordare che la sufficienza è ancora lontana. Così la Corte dei conti sembra giudicare il sistema delle 14 Fondazioni liriche italiane nella sua Relazione sui dati di bilancio 2013. Un miglioramento c’è stato, grazie al risanamento avviato dalla legge Valore Cultura del 2013, che in particolare ha spinto otto enti ad adottare piani di ristrutturazione per raggiungere entro il 2016 l’equilibrio economico.
Ma permane una situazione di crisi caratterizzata da «costi strutturali eccessivi», a cui fanno da contraltare «ricavi propri spessomodesti»,unascarsapartecipazionedeiprivatieunaeccessiva dipendenza dagli enti pubblici. Non mancano le eccezioni,chelastessaCortemetteinevidenza,indicandolaScaladi Milano come l’unica capace di raggiungere ricavi significativi da biglietteria e sponsorizzazioni, e uno dei pochi (con Santa Cecilia di Roma e Arena di Verona) che ha saputo ridurre il ricorso ai contributi pubblici. È questa la strada da seguire. Insieme a quella, indicata anche dal ministro Dario Franceschini, di «fare sistema», avviando collaborazioni e coproduzioni capaci di valorizzare il patrimonio unico di storia e competenze delle Fondazioni risparmiando al tempo stesso sui costi.