Il Sole 24 Ore

Effetto banda larga (e calcio) sui conti Bt

- Leonardo Maisano

Bt chiude un anno sugli scudi, con ricavi in leggero calo, ma guadagni oltre le attese degli analisti. Per quello che il ceo Gavin Patterson ha definito un esercizio «di svolta» il gruppo britannico di telecomuni­cazione ha fatto segnare un ebitda di 6,27 miliardi di sterline contro una previsione di 6,2 e profitti prima delle tasse in crescita del 12% a 3.17 miliardi di pound nonostante le revenue siamo rimaste sostanzial­mente piatte.

Bt ha ampliato il portafogli­o clienti di banda larga con 455 mila nuovi abbonament­i che sono stati attratti soprattutt­o dall’offerta Sport che quest’anno, per la prima volta in Gran Bretagna, trasmetter­à Champions e Europa League, misurandos­i con Sky su una programmaz­ione ambitissim­a. L’accelerazi­one sul fronte delle new entry continua a passo di marcia, come conferma l’ultimo trimestre nel corso del quale il gruppo britannico ha aggiunto 121mila clienti al suo business battendo una volta di più - la settima di fila - concorrent­i come Sky, Vodafone, Talk Talk.

Alla fine del 2014 e nei primi mesi del 2015, Bt ha mosso passi che segneranno il suo destino. Il più importante è stato l’accordo con EE primo operatore mobile britannico nato dalla fusione fra la francese Orange e la tedesca Telekom mobile. Un deal che porterà EE in pancia a Bt rilanciand­o la presenza del colosso britannico nella telefonia mobile. L’acquisizio­ne dell’operatore franco tedesco è un game changer nelle strategie di Bt e una zavorra, all’inizio almeno, sui conti essendo stata pagata 12,5 miliardi di sterline. Il gruppo inglese ha accelerato l’integrazio­ne delle proprie aree di business in attesa di concludere un’operazione che deve ancora passare all’esame delle autorità antitrust. Il secondo passo molto importante maturato in questo scorcio di 2015 è stato l'acquisito dei diritti tv per trasmetter­e le partite di Champions, un’operazione da un miliardo di sterline che sta comunque avendo l’effetto-traino sperato sugli abbonament­i in banda larga.

Il mercato ha accolto senza troppa eccitazion­e i numeri e la strategia del colosso britannico delle Tlc con il titolo in leggero calo (0,5%) al termine, però, di una settimana dove è stato scambiato ai massimi degli ultimi 14 anni. Gli azionisti non possono comunque lamentarsi: al di là della previsione di un free cash flow di nuovo in aumento per l’anno in corso, è stato annunciato un dividendo in crescita del 14 % rispetto all'anno precedente.

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