Rai, via libera del cda a bond da 350 milioni
Rai si prepara a esordire sul mercato dei capitali e, se le condizioni lo consentiranno, il primo bond di Viale Mazzini dovrebbe vedere la luce entro la fine di maggio. Ieri il cda ha deliberato infatti con votazione unanime l’emissione di un prestito obbligazionario da 350 milioni rivolto a investitori istituzionali. La scadenza - ci si muove tra 5 e 7 anni - non è stata ancora decisa, ma la società si è riservata un margine d’azione piuttosto ampio, inclusa la possibilità di una dual tranche che sarà comunque valutata in prossimità del lancio. E, in vista del collocamento - che sarà seguito da un pool di banche con Mediobanca e Merrill Lynch nel ruolo di global coordinator -, sarà necessario un ulteriore passaggio nel board per fissare il pricing. A stretto giro, invece, partirà il road show di 3-4 giorni che toccherà le principali piazze finanziarie (si comincia con Milano, Parigi e Londra) e che servirà a far conoscere non solo il bond ma anche il piano industriale firmato dal dg Luigi Gubitosi.
Il cfo di Viale Mazzini, Camillo Rossotto, ha messo a punto tutti i dettagli della prima emissione targata Rai che, nei giorni scorsi, ha ricevuto anche il disco verde dell’assemblea dei soci. L’assise è stata anche l’occasione per rappresentare all’azionista pubblico (Mef) i mot i vi c he hanno s pi nt o a imboccare questa strada. Con il prestito obbligazionario, la Rai conta di acquisire maggiore flessibilità finanziaria recuperando provvista che potrà servire per rimborsare alcuni dei finanziamenti bancari con covenant che sono finiti di recente sotto il radar della Corte dei conti. Non solo. Il ricorso al mercato dei capitali consentirà alla società di abbassare il costo del funding - anch’esso finito nel mirino dei magistrati contabili che, nell’ultima relazione, avevano acceso un faro sull’entità dell’indebitamento di Viale Mazzini, comunque in calo di
GLI OBIETTIVI Il piano messo a punto dal cfo Rossotto consentirà a Viale Mazzini di abbassare il costo del funding e di allungarne la scadenza