Il Sole 24 Ore

Finmeccani­ca torna in utile

Il gruppo chiude il trimestre con un profitto pari a un milione - Ricavi: + 4,2%

- Gianni Dragoni

debiti finanziari netti d e l g r u p p o a l 3 1 marz o escludendo l e attività dei trasporti (Ansaldo Sts e AnsaldoBre­da), che Finmeccani­ca ha deciso di cedere a Hitachi ma sono ancora nel gruppo, ammontano a 5.108 milioni. Al 31 marzo 2014 il gruppo aveva 5.061 milioni di euro di debiti finanziari netti, cioè 47 milioni in meno. Questo dimostra che senza i trasporti aumentano i debiti. La ragione è che per liberarsi delle perdite della Breda l’a.d. Mauro Moretti, in linea con il piano degli ultimi due predecesso­ri, ha ceduto il gioiellino Ansaldo Sts (controllat­a con il 40%): così Finmeccani­ca deconsolid­a una posizione finanziari­a netta attiva, Ansaldo Sts al 31 marzo aveva 342 milioni di cassa attiva, al netto dei debiti. Se invece si tiene conto del settore trasporti, la posizione finanziari­a netta al 31 marzo 2015 vede un i ndebitamen­to i nferiore, 4.871 milioni. La fotografia del gruppo senza il settore trasporti, oggetto dell’accordo di vendita a Hitachi, mostra però un aumento dei debiti di 47 milioni.

La l e t t ur a dei c ont i di Fi nmeccanica del pri mo t rimestre è resa più complessa, in un gruppo che ha sempre presentato t alune complessit­à contabili, dalla rappresent­azione dei dati con o senza il settore trasporti e dal raffronto con dati del 2014 storici o riclassifi­cati. Nei conti approvati ieri dal cda non è più incluso il contributo delle attività del settore trasporti oggetto dell’accordo di vendita a Hitachi, t ranne che nel risultato netto e nell’organico, diminuito di 1. 980 addetti a 54.023.

L’utile netto del periodo, 1 milione di euro il risultato di competenza di Finmeccani­ca, include il contributo del settore trasporti.

I ricavi del gruppo sono aumentati del 4,2% a 2.654 milioni, l ’ utile operativo ( Ebit ) è migli orat o del - l’8,9% a 110 milioni. Il trimestre ha beneficiat­o di minori imposte sul reddito, 4 milioni contro i 1 7 milioni del 2014. Finmeccani­ca dice che il « risultato netto ordinario» è positivo per 4 milioni rispetto a una perdita di 12 milioni nel 2014. Il portafogli­o ordini in un raffronto omogeneo è aumentato del 3,3% a 30.169 milioni. Ma, come detto, i nuovi ordini acquisiti nel trimestre sono diminuiti di 51 milioni a 2.641 milioni ( sono esclusi i trasporti).

Questo è un punto sensibile, perché gli ordini sono il lavoro e i ricavi del futu- ro. E già nel secondo semestre del 2014, il primo periodo interament­e sotto la gestione di Moretti, che è a. d. dal 15 maggio 2014, gli ordini del gruppo erano diminuiti, in maniera più sensibile, di 1.584 milioni (- 15,8%) a 8.435 milioni. Nel t rimestre c’è stata una ripresa degli ordini dell’americana Drs, 503 milioni contro 289 nel 2014. In calo gli ordini di AgustaWest­land ( 1.348 milioni contro 1.514) e aeronautic­a ( 329 milioni contro 432).

I l c o munica t o d e l c d a c o n f e r ma « i l c o mple t a - mento del processo di i ntegrazion­e nei restanti mesi del 2015 » per l ’ attuazione del pi a no di Moretti c he prevede l a t rasformazi­one di Fi nmeccanica da hol - di ng i n « s oci e t à uni c a » , con l e maggiori controllat e t rasformate i n divisioni.

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