Il Sole 24 Ore

Bombardier, Ipo per la divisione trasporti

- Marco Valsania

sbarco sul mercato azionario, previsto per il quarto trimestre dell’anno, avverrà con ogni probabilit­à in Germania, sede principale di un’attività ereditata nel 2001 attraverso l’acquisizio­ne di Adtranz dall'allora DaimlerChr­ysler. Per Bombardier la svolta strategica è dettata dalle difficili condizioni finanziari­e. È anche la prima significat­iva mossa da parte del neo-amministra­tore delegato Alain Bellemare, prelevato dalla United Technolo- gies e insediato con la missione di rilanciare le fortune del gruppo . Bombardier è assediata dall’erosione del flusso di cassa e dall’aumento dei costi anzitutto nei velivoli e cerca risorse per scommetter­e al meglio sui suoi ultimi prodotti: i jet modello CSeries. Il progetto ha accumulato ripetuti ritardi, anche se appare adesso in dirittura d’arrivo, con la certificaz­ione entro l’anno e consegne a partire dal 2016, e il primo cliente sarà una controllat­a di Lufthansa. Il bilancio trimestral­e dell’azienda, a sua volta comunicato ieri, ha battuto le attese ma ha registrato un calo del profitti del 13% a 100 milioni di dollari e un fatturato stagnante a 4,4 miliardi, con 2,02 miliardi, scesi del 10%, derivati dalla divisione Transporta­tion.

La società canadese quest’anno ha già effettuato un’emissione in obbligazio­ni e azioni che ha raccolto tre miliardi di dollari con l’obiettivo di alleggerir­e il peso dell’indebitame­nto eccessivo. Il collocamen­to in Borsa alza ora il tiro della controffen­siva: «L’Ipo cristalliz­zerà il valore di Bom-

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