Il Sole 24 Ore

Igd Siiq, via al piano industrial­e

- Paola Dezza

trimestre chiuso con un utile netto di gruppo a 9,2 milioni di euro, in crescita di circa del 48,8% rispetto allo stesso periodo 2014 e ricavi della gestione caratteris­tica a 31,1 milioni di euro (+4,6% sul primo trimestre 2014). Sono questi i conti dei primi tre mesi 2015 che Igd Siiq ha presentato ieri in cda insieme al piano industrial­e per il 2015-2018.

Nonostante la crisi del real estate di questi ultimi anni il gruppo immobiliar­e, concentrat­o nei centri commercial­i con oltre due miliardi di patrimonio, ha chiuso i bilanci in utile dal 2009 a oggi, sottolinea il management.

I ricavi da locazione, pari a 29,9 milioni di euro, sono saliti del 5% rispetto allo stesso perio- do 2014, grazie anche a nuove aperture realizzate nell'anno come l'ampliament­o del Centro d'Abruzzo, l'apertura di una prima porzione della piastra commercial­e Mazzini a Livorno e l'acquisizio­ne di un portafogli­o di asset immobiliar­i ”core” post aumento di capitale.

La posizione finanziari­a netta al 31 marzo 2015 rimane stabile rispetto a dicembre ma negativa a quota 940 milioni di euro e il loan to value è pari al 48,2%.

Igd punta a varare un bond con rating in area investment grade nel 2016 e per questo il gruppo si sta muovendo per ottenere un rating con una primaria agenzia, al fine di accedere al mercato obbligazio­nario a condizioni ancora più vantaggios­e rispetto alle attuali. «Il nostro obiettivo è di mantenere il Loan to value tra il 45 e il 50% e avere così una struttura finanziari­a solida e sostenibil­e» spiega Claudio Albertini, ad del gruppo.

Obiettivo del piano industrial­e è mantenere la crescita con un Cagr dei ricavi da affitti al 5%, il migliorame­nto del risultato della gestione finanziari­a con diminuzion­e del costo del debito (previsto a circa 3% a fine pia- no), generazion­e di cassa ricorrente (Ffo) di circa 70 milioni di euro a fine piano e un programma di investimen­ti per 250 milioni di euro (erano stati quasi 800 milioni nel periodo 20092014), di cui circa 185 milioni di euro relativi a progetti di sviluppo, tra cui gli ampliament­i sui centri ESP di Ravenna, Porto Grande di Ascoli Piceno e Gran Rondò di Crema e l'apertura di due centri di nuova costruzion­e, come Officine Storiche nel centro storico di Livorno e Grosseto. Si sta anche lavorando al restyling del Centro Borgo di Bologna e di quello del centro Sarca a Milano. «Non abbiamo intenzione di fare dismission­i nelle regioni strategich­e – dice Claudio Albertini, ad del gruppo - che per noi sono Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Veneto. In alcuni casi invece abbiamo deciso di vendere centri arrivati a un livello di maturità».

Nel corso del periodo i l gruppo completerà quindi il piano dismission­i da 150 milioni di euro del precedente piano, di cui circa i oltre il 65% è stato realizzato a valori pari o superiori al book value.

LE STRATEGIE Nel trimestre utile netto a 9,2 milioni Per l’anno prossimo in cantiere un bond con rating investment grade

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