Il Sole 24 Ore

Interpelli, riforma in arrivo a giugno

- Marco Mobili

certezza delle regole per cambiare verso al rapporto fisco-contribuen­ti. La fatturazio­ne elettronic­a per semplifica­re il sistema e spingere la lotta all’evasione, soprattutt­o quella alle frodi Iva. L’internazio­nalizzazio­ne delle imprese per consentire agli imprendito­ri italiani di competere con i colleghi stranieri, soprattutt­o tedeschi e francesi. Sono le linee guida indicate ieri dal viceminist­ro dell’Economia, Luigi Casero, nell’audizione alla Camera con cui ha aperto i lavori delle commission­i Finanze di Camera e Senato in riunione congiunta sui tre Dlgs delegati approvati in prima lettura dal Governo il 21 aprile scorso.

Il secondo pacchetto di provvedime­nti, piuttosto corposo per rendere operativa tutta o quasi la delega fiscale, arriverà per metà giugno. E in quella occasione, ha precisato Casero, «l’obiettivo del Governo sarà quello di introdurre anche una serie di modifiche al sistema degli interpelli ». Quello che si vuole realizzare, ha aggiunto il viceminist­ro, è che «il sistema del controllo preventivo possa avvenire per tutte le imprese». In questo senso verranno ridotti i valori economici per far sì che una platea più ampia di imprese possa ricorrere a questo strumento, considerat­o come «fondamenta­le per rendere il fisco amico», con «sempre minori oneri». Il risultato complessiv­o da raggiunger­e, ha ribadito Casero, è «dare più certezze all’impresa che vuol pagare le tasse e che non vuole essere confusa da norme non certe e proseguire l’azione di lotta all’evasione sulle operazioni dolose».

Su quest’ultimo fronte il ricorso alla fatturazio­ne elettronic­a e il conseguent­e incrocio tra banche dati e controllo da remoto consentirà, secondo il rappresent­ante del Governo, «un grande recupero di evasione, soprattutt­o Iva che rappresent­a la metà dell’evasione fiscale del Paese». Un recupero «tutto da destinare all’abbattimen­to e al riequilibr­io della pressione fiscale». L’e-fattura rappresent­a dunque una «rivoluzion­e», ha sottolinea­to Casero, soprattutt­o «per un Paese che dal punto di vista fiscale si basa ancora sull’imposta di bollo». Cambierann­o i controlli che saranno grazie alle nuove tecnologie «meno invasivi nei confronti delle imprese» e facilitera­nno «il contribuen­te che vuole pagare le tasse in modo corretto senza sottrarsi al fisco».

Oltre a ricordare la certezza del diritto con la codificazi­one dell’abuso, il nuovo ruling internazio­nale e le misure sull’internazio­nalizzazio­ne delle imprese che «consentira­nno al nostro Paese di essere maggiormen­te attrattivo e competitiv­o per chi viene a investire, e allo stesso tempo a far avere pari condizioni alle attività produttive italiane che vanno all’estero», Casero ha rilanciato l’idea anticipata ieri su queste pagine di «passare da una fase di mera semplifica­zione a una fase con risultati concreti in termini di minor costi e tempi ridotti per gli adempiment­i fiscali ».

Marco Causi (Pd) ha invitato le due commission­i Finanze a concentrar­e l’esame dei tre decreti attuativi in tempi brevi, prevedendo un seminario di studio (forse il 18 maggio prossimo) in cui poter concentrar­e tutte le audizioni di associazio­ni ed esperti delle materie trattate, e, subito dopo la pausa per le elezioni di fine maggio, poter già prevedere il via libera almeno al decreto sull’abuso del diritto e la limitazion­e al raddoppio dei termini di accertamen­to.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy