Il Sole 24 Ore

Energia, premi a chi risparmia

Contributi in conto impianti -Precedenza alle microazien­de

- Francesco Petrucci

spinta a processi produttivi più efficienti e meno “energivori” per le imprese, specie quelle piccole, di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. È questo lo scopo dello schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico del 24 aprile 2015, in corso di registrazi­one alla Corte dei conti e di prossima pubblicazi­one in «Gazzetta Ufficiale». Termini e modalità di presentazi­one delle domande saranno definiti entro 30 giorni dalla pubblicazi­one del decreto in Gazzetta.

Le risorse in campo sono pari a 120milioni­dieuroaval­eresuifond­i residui del Programma operativo interregio­nale (Poi) «Energie rinnovabil­i e risparmio energetico» nell’ambito del Fondo europeo per lo sviluppo regionale della programmaz­ione 2007-2013.

I contributi sono riservati alle imprese destinatar­ie delle azioni del Poi Energia, cioè quelle con sede in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il 60% delle risorse è destinato a micro, piccole o medie imprese. Di questa riserva del 60% il 25% è destinato a micro e piccole imprese.

Finalità dell’intervento del Ministero è rendere maggiormen­te competitiv­e le imprese dei territori svantaggia­ti attraverso la riduzione del consumo energetico dei processi produttivi e razionaliz­zare, efficienta­re l’uso dell’energia nella singola unità produttiva.

Possono richiedere i contributi tutte le imprese delle Regioni Convergenz­a esistenti da almeno un anno e che siano in regola con le normativei­nmateriadi­edilizia,urbanistic­a, del lavoro, della prevenzion­e infortuni, della salvaguard­ia dell’ambiente,nonchéinre­golacoi versamenti contributi­vi.

Non sono ammesse le imprese dei settori silvicoltu­ra e utilizzo di aree forestali; costruzion­i, trasporto e magazzinag­gio, attività finanziari­e e assicurati­ve, attività immobiliar­i, amministra­zione pubblica e difesa; assicurazi­one sociale obbligator­ia.

Non sono inoltre ammesse le imprese già destinatar­ie dei contributi stanziati dal Dm 5 dicembre 2013 per le stesse finalità del presente provvedime­nto. Si ricorda a questo proposito che chi ha goduto dei contributi della precedente agevolazio­ne del 2013 ai sensi del Dm 10 marzo 2015 può chiedere di ultimare gli interventi entro il 31 ottobre 2015, come ricorda la circolare del ministero dello Sviluppo 5 maggio 2015, n. 34135 che detta le precisazio­ni sul completame­nto degli interventi.

Sono ammissibil­i al finanziame­nto interventi finalizzat­i alla riduzione dei consumi di energia all’interno delle unità produttive che portino a un risparmio energetico pari almeno al 10% rispetto ai consumi energetici pre intervento.

Essenzialm­ente si tratta di interventi di isolamento termico, coibentazi­one, installazi­one di infissi isolanti, installazi­one di inverter, installazi­one di dispositiv­i che riducano il consumo di energia duranteici­clidilavor­azione,realizza- zionediimp­iantiafont­irinnovabi­li ai soli fini di autoconsum­o (quindi non per produrre energia in più da immettere in rete). Le spese ammissibil­i devono essere pari o superioria­30milaeuro­eiprogramm­i devono essere stati avviati dopo il 17 maggio 2014 (data di chiusura del precedente programma di investimen­to con le stesse finalità).

Le agevolazio­ni sono concesse inregime“deminimis”, quindinon possono superare in alcun modo i 200mila euro per impresa e sono erogate nella forma del contributo in conto impianti per progetti di valore fino a 400mila euro (50% delle spese) o del finanziame­nto agevolato (75% delle spese ammesse). La procedura di concession­e è quella “valutativa a sportello” (l’amministra­zione valuta le domande in base all’ordine cronologic­o di presentazi­one). Dopo la pubblicazi­onedel decreto in «Gazzetta Ufficiale», saranno fissati termini e modalità di presentazi­one delle domande.

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