Nucleare, trasporti e sicurezza del mare: bandi per 15 milioni
la fusione nuclare, nuovo modello di rete di trasporto, maggiore capacità d’intervento su eventuali rischi di inquinamento del mare: l’Europa si mobilita in questi tre settori con altrettanti bandi digaraperunvalorecomplessivo di 15 milioni di euro, aperti alla partecipazione di società o consorzi pubblici o privati provenienti da qualsiasi ramo dell’industria. I consorzi devono essere costituiti da persone giuridiche.
Il primo bando di gara, a cura dell’Impresa comune europea per Iter e lo sviluppo dell’energia da fusione («Fusion for energy») con sede a Barcellona (Spagna), ha un budget di 8 milioni per la fornitura di supporto ingegneristico ai sistemi meccanici, elettrici, elettronici e di controllo, associati ai sistemi e ai componenti di manipolazione a distanza. Potranno essere richiesti anche studi relativi alla progettazione e/o fabbricazione e/o assemblaggio di attrezzature per la manipolazione a distanza e dei rispettivi sistemidisoccorso. Maanchevalutazioninelcampodell’ingegneria nucleare sulla tolleranza alle radiazionidicomponenti,materiali e sistemi connessi al contenimentodisorgentiradioattiveealla schermatura dalle stesse. La scadenza per la presentazione delle candidature è il 20 luglio: https://industryportal.f4e.europ a . e u / Ca l l s / Ca l l I n f o r mation.aspx .
Il secondo bando è finanziato da Horizon 2020 e riguarda un appalto di servizi da 4,5 milioni per lo sviluppo di un nuovo modello di rete di trasporto su scala europea con connessi banche dati, interfaccia web e scenari politici. Il modello sarà utilizzato per sviluppare previsioni sui trasporti e suiflussiditraffico, sull’utilizzodi energia e le emissioni di gas a effetto serra, alla luce delle tendenze attuali e delle politiche di trasporto adottate, valutando gli effetti dei cambiamenti. Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta agli sviluppi tecnologici connessiaitrasporti.Lascadenza per la presentazione delle proposte è il 5 giugno: https://etendering.ted.europa.eu/cft/cft-display.html?cftId=787 .
Tre milioni di euro provengono dall’Agenzia europea per la sicurezza marittima (Emsa) con sede a Lisbona, la quale intende istituire, in un periodo di quattro anni e per alcune zone determinate della fascia costiera dell’Ue, una capacità di intervento supplementare ai meccanismi antinquinamento degli Stati membri, nell’evenienza di fuoriuscite di idrocarburi. A tal fine, l’Agenzia intende concludere due contratti-quadroconprestatoridiservizi (unoperlotto) peristituireaccordi di assistenza con attrezzature in alcune zone determinate delle fasce costiere. I contratti potranno essere conclusi con società/ consorzipubblicioprivatiprovenienti da qualsiasi ramo dell’industria e comprendenti prestatoridiservizidiinterventoincasodi fuoriuscita di idrocarburi, oppureinaltomareedisalvataggio, costruttoridiattrezzature, intermediari dei trasporti merci e altri ancora. Lascadenzaperledomande è il 15 giugno:http://www.emsa.europa.eu/work/procurement/calls/item/2370-emsaneg-8-2015.html .