«Anche i fattori immateriali influenzano le economie»
Segretario generale Ocse
p «L’obiettivo è duplice: innanzitutto spiegare in modo comprensibile come l’Ocse misuri il benessere, e quali risultati raggiungono i Paesi nelle 11 aree identificate come essenziali per una buona qualità della vita. In secondo luogo, il sito consente di creare un indice personalizzato della qualità della vita, e di condividerlo con l’Ocse». Così spiega Angel Gurrìa, Segretario generale dell’Ocse, la finalità del Better Life Index, il cui sito è stato già visitato da oltre sei milioni di persone nel mondo, per un totale di quasi 100mila indici personalizzati.
Qualisonorisultatiitemiconsiderati più importanti?
La salute, la soddisfazione personale e l’istruzione, con differenze nelle priorità in base al sesso e all’età. Elaborare una visione del benessere basata sugli indicatori oggettivi della qualità della vita e sull’opinione dei cittadini su quello che per loro conta di più può aiutare i Paesi a definire politiche che considerino le esigenze delle persone, ripristinando la fiducia nell’azione dei governi.
Perché l’Ocse ha scelto di lanciare il sito del Bli in collaborazione con Expo?
Con i suoi 10 milioni di visitatori l’Expo rappresenta un’opportunità importante per aprire uno spazio di confronto pubblico sul tema del benessere cittadino. Inoltre, il tema dell’Expo «Nutrire il pianeta, energia per la vita» riunisce diversi aspetti fondamentali della nostra visione del benessere. La sicurezza alimentare è essenziale per sconfiggere la fame e combattere la malnutrizione. L’industria alimentare è un anello importante del sistema di produzione e gioca un ruolo fondamentale nell’economia di Paesi come l’Italia. La qualità del cibo è fondamentale per la nostra salute, ma il cibo è anche parte integrante della nostra identità culturale. È un fattore di socializzazione e perciò di benessere. Inoltre, il modo in cui il cibo viene prodotto ha un impatto sull’ambiente.
dell’Ocse
Segretario generale Capire come dovrebbero essere gestite le risorse naturali per garantire il benessere attuale e futuro del pianeta è al centro del lavoro dell’Ocse.
Il fatto che il Bli sia in parte definito in base alle risposte degli utenti che navigano può limitarne l’utilità?
Occorre distinguere tra il Better Life Index in sé, che è basato su una metodologia solida e degli indicatori statistici robusti, e le risposte degli utenti, che vengono generate quando gli utenti interagiscono con la piattaforma e creano il proprio indice. Benché tali risposte non forniscano un quadro esaustivo delle preferenze della popolazione nel suo insieme, abbiamo applicato metodi statistici per renderle più rappresentative in termini di età e di genere. Quindi, mentre l’indice dipende essenzialmente dalle prestazioni globali di un Paese, l’interazione dell’utente ci fornisce un’importante informazione su come i cittadini percepiscono le loro vite.
Veniamo all’Italia: quali i punti di forza e le criticità?
I punti di forza si registrano in ambiti come l’equilibrio vita-lavoro,laricchezzafinanziariadelle famiglie e la salute. La speranza di vita alla nascita è una delle più lunghe dell’Ocse: 85 anni per le donne e 80 per gli uomini. Buono l’equilibrio tra vita privata e vita professionale: meno del 4% degli italiani lavora più di 50 ore a settimana, a fronte del 12,5% dell’area Ocse. Infine, in termini di ricchezza finanziarianettadellefamiglie, l’Italiasi collocatraiprimidieciPaesiOcse, con 55mila dollari Usa pro capite. La situazione è meno rosea per quanto riguarda l’istruzione e l’occupazione. Malgrado un aumento significativo del capitale umano delle nuove generazioni, la popolazione italiana in età lavorativa resta una delle meno istruite dei Paesi dell’Ocse: meno del 60%haundiplomadiscuolasuperiore di secondo grado, a fronte del75% nell’areaOcse. Inoltre, poco più di una persona su due ha un’occupazione, mentre sono due su tre nell’area Ocse, e il tasso di disoccupazione a lungo termine è uno dei più elevati.
L’Ocse ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil. Resta il problema della scarsa produttività del sistema: lo si evince anchedalfattocheinnessunodegli indicatori Bli l’Italia si colloca tra i primi sette Paesi. Quali sono le ragioni e cosa va fatto per una vera ripresa?
Il Bli misura la qualità della vita in un Paese, al di là delle prestazioni economiche e offre quindi una visione più complessa rispetto alle misurazioni basate sul Pil. È ovvio, comunque, chel’economiaèil motore del benessere materiale dellefamiglie,percuifavorirelaripresa è fondamentale. Il nostro ultimo Studio economico sull’Italia ha sottolineato l’importanza di continuare nell’ambizioso programma di riforme istituzionali e strutturali lanciate dal Governo, in particolare nell’ambito della pubblica amministrazione, del mercato del lavoro, della competitività e della regolamentazione. Ma il nostro lavoro mostra anche che esistono diversi fattori immateriali che influenzano l’economia: per esempio, la fiducia nelle istituzioni e, più in generale, la qualità della governance. Migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione e la qualità dei servizi pubblici è fondamentale per accrescere la fiducia nelle istituzioni e quindi, in parte, anche il benessere delle persone.