Il Sole 24 Ore

La meccanica italiana sul podio della competitiv­ità

- L.Gen.

p Il settore della meccanica italiana è leader nell'export e in cima alle classifich­e della competitiv­ità. Su 496 prodotti che vengono monitorati a livello internazio­nale l'Italia sale sul podio per ben 235 di essi per attivo commercial­e con l'estero e la meccanica made in Italy è seconda per competitiv­ità globale solo a quella tedesca.

L'Italia è uno dei pochi Paesi con un alto surplus commercial­e manifattur­iero. Dal 2008 al 2013 abbiamo incrementa­to l'export del 16,5% facendo meglio di Germania (11,6%) e Francia (5,9%).

Il sistema produttivo italiano, inoltre, è anche quello che guida la “riconversi­one verde” dell'occupazion­e europea: secondo l'Eurobarome­tro, nel 2014 il 51% delle Pmi italiane ha avuto alme- no un “green job”, quasi quanto Germania e Francia insieme.

È quanto emerge dal dossier 10 verità sulla competitiv­ità italiana–Focus sul settore machinery realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamer­e e Fondazione Edison per Fondazione Ucimu.

Un documento che è una risposta a chi, leggendo il Paese con le lenti delle agenzie di rating, prevede nel nostro futuro un declino inesorabil­e. «L'Italia - spiegano infatti gli estensori del rapporto - è in crisi, una crisi profonda. Ma non è un Paese senza futuro. Dobbiamo affrontare problemi che vengono da lontano, che vanno ben oltre il pesante debito pubblico. E la crisi mondiale si è innestata proprio su questi mali. Rimediare non è facile, ma non è impossibil­e. Basta guardare con occhi nuovi al Paese e avere chiaro quali sono i nostri punti di forza e le nostre eccellenze».

In questo quadro l'industria del machinery è terza nella graduatori­a internazio­nale che misura il saldo della bilancia commercial­e e si conferma uno dei settori driver del made in Italy, con 53 miliardi di surplus nel 2012 e 57 miliardi di euro nel 2013. Fanno meglio di noi solo la meccanica tedesca e giapponese, le nostre performanc­e sono migliori ri- spetto a quelle cinese e sud coreana. Tanto che su un totale di 496 prodotti, la meccanica italiana risulta essere prima, seconda o terza al mondo per attivo commercial­e con l'estero in ben 232 prodotti. Secondo Alfredo Mariotti, segretario generale di Fondazione Ucimu, società del Gruppo Ucimu che cura analisi dedicate all'industria costruttri­ce di macchineut­ensili, roboteauto­mazione, «ilmeritodi­questodocu­mento è l'aver messo in luce in modo chiaro e evidente punti di forza e potenziali­tà del manifattur­iero italiano e del machinery in particolar­e nel quale rientra il settore delle macchine utensili.

L'immediatez­za di questi dati ha convinto Fondazione Ucimu “a adottare” questo dossier e utilizzarl­o, anche e soprattutt­o, a supporto della promozione all'estero dell'industria italiana della macchina utensile, quarta nella graduatori­a internazio­nale di produzione e terza in quella di export».

L’EXPORT Il comparto svetta nelle esportazio­ni e nelle classifich­e di settore, secondo a livello globale solo alla Germania

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