Il 2015 è l’anno dell’agroalimentare
pAnche le nuove generazioni, grazie alla versione Junior. Ognuno dei 20 milioni di visitatori di Expo può diventare un ambasciatoreconsapevoledeldirittoalcibo.
Noncredechesancireinsieme al diritto al cibo il principio della tuteladelsuolosarebbeunmodo per dare maggiore efficacia agli intentidellaCartadiMilano?
Infatti un passaggio fondamentaledellaCartadiMilanoe'dedicato al tema del suolo, alla sua protezione e alla sua destinazione agricola. Vogliamo proporre un modellodisvilupposostenibilesottoil profilo ambientale, sociale ed economico, tutelando il suolo dalla cementificazione e dal rischio idrogeologico, utilizzando le terre per produrreciboenonenergia.
A dicembre si terrà a Parigi il vertice Onu sul clima. In vista di questo importante appuntamento sarebbe strategico definire un modello di sviluppo sostenibile per la produzione di cibo. Lo considera un mandato moraleperl'Exponutrireilpianeta?
Con il ministro Galletti e i colleghi francesi Le Foll e Royal stiamo ragionamento proprio di una iniziativa in Italia che preceda l'appuntamento di Parigi. Vogliamo collegare i due appuntamenti al semestreespositivo. LaforzadiExpo staproprioinquestotemaenelsuo essere una piattaforma di dibattito e confronto aperto e globale. Nel 2050 saremo 9 miliardi di individui sul Pianeta. Saremo in grado di garantire cibo sano e sicuro a sufficienza? Queste sfide cruciali intrecciano quelle del cambiamento climatico e della produzione agricola sostenibile. Le politiche agricole e i modelli produttivi del futurodovrannotenercontodellatuteladirisorsecometerraeacqua.
Contrastare i mutamenti climatici è una delle principali sfide del presente, ma è anche un'occasione per creare lavoro e nuova economia. Cosa sta facendo la politica per sostenere questo nuovomodellodisviluppo?
Diminuire lo spreco e favorire il riciclosonoduepilastridellagreen economychedobbiamoapplicare sempredipiùanchealsettoreagricolo. Penso al recupero dei residui agricoli, che possono trasformarsi in energia e sui quali stiamo facendo un lavoro importante con l'obiettivo di integrare il reddito degli agricoltori e degli allevatori. Ma mi vengono in mente anche start up che reinventano gli scarti alimentari, come le due ragazze italiane che dalle bucce di arancia ricavano fibra per vestiti. Dobbiamo sostenere questo tipo di sbocchi,perchépossonoessereunostimolo forte per l'economia soprattutto nelle zone rurali. Anche a sostegno di queste prospettive penso possa davvero essere utile lavorare per un Green Act italiano nel 2015. L'anno di Expo.