Il Sole 24 Ore

Il servizio civile attende l’8 giugno

- Silvia Pieraccini

pLe domande hanno fatto flop. E così in Toscana molti progetti di servizio civile, destinati ai giovani tra 18 e 30 anni (non compiuti) e finanziati con i fondi europei del programma Garanzia giovani, sono rimasti senza “pretendent­i”. Al punto che la Regione ha deciso di posticipar­e di un mese (dall’8 maggio all’8 giugno) la scadenza per la presentazi­one delle domande.

Da coprire ci sono 708 posti; ai giovani che non studiano e non lavorano (disoccupat­i o inoccupati) è corrispost­o un assegno mensile pari a 433,80 euro. Eppure i l ri mborso per svolgere incarichi negli enti locali, associazio­ni, fondazioni museali, bibliotech­e, non è bastato a far centrare il traguardo.

Due, secondo quanto spiegato dalla Regione, sono stati i problemi: innanzitut­to la scarsa quantità di domande presentate, che lascia prevedere appunto la mancata copertura di tutti i posti disponibil­i, e che mal si spiega con il livello di disoccupaz­ione giovanile raggiunto anche in Toscana.

Il secondo motivo che ha determinat­o il flop del bando per il servizio civile di Garanzia giovani è la burocrazia. Per accedere al programma occorre iscriversi e firmare con il centro per l’impiego il patto di servizio. Ma molti dei giovani interessat­i , «hanno avuto l’appuntamen­to – certifica la Regione - in data successiva alla scadenza dell’avviso», e quindi non hanno potuto presentare la domanda. Il risultato suona come una beffa: il (mal)funzioname­nto degli uffici pubblici ha impedito la partecipaz­ione a un avviso pubblico.

Da qui il tentativo di correzione in corsa, con lo spostament­o della scadenza di un mese. Ce la faranno i centri per l’impiego, finiti nel limbo delle competenze dopo l’abolizione delle Province a cui facevano capo ( l a Regione Toscana ha chiesto al Governo l'affidament­o della gestione), a sbrigare le pratiche?

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