Il servizio civile attende l’8 giugno
pLe domande hanno fatto flop. E così in Toscana molti progetti di servizio civile, destinati ai giovani tra 18 e 30 anni (non compiuti) e finanziati con i fondi europei del programma Garanzia giovani, sono rimasti senza “pretendenti”. Al punto che la Regione ha deciso di posticipare di un mese (dall’8 maggio all’8 giugno) la scadenza per la presentazione delle domande.
Da coprire ci sono 708 posti; ai giovani che non studiano e non lavorano (disoccupati o inoccupati) è corrisposto un assegno mensile pari a 433,80 euro. Eppure i l ri mborso per svolgere incarichi negli enti locali, associazioni, fondazioni museali, biblioteche, non è bastato a far centrare il traguardo.
Due, secondo quanto spiegato dalla Regione, sono stati i problemi: innanzitutto la scarsa quantità di domande presentate, che lascia prevedere appunto la mancata copertura di tutti i posti disponibili, e che mal si spiega con il livello di disoccupazione giovanile raggiunto anche in Toscana.
Il secondo motivo che ha determinato il flop del bando per il servizio civile di Garanzia giovani è la burocrazia. Per accedere al programma occorre iscriversi e firmare con il centro per l’impiego il patto di servizio. Ma molti dei giovani interessati , «hanno avuto l’appuntamento – certifica la Regione - in data successiva alla scadenza dell’avviso», e quindi non hanno potuto presentare la domanda. Il risultato suona come una beffa: il (mal)funzionamento degli uffici pubblici ha impedito la partecipazione a un avviso pubblico.
Da qui il tentativo di correzione in corsa, con lo spostamento della scadenza di un mese. Ce la faranno i centri per l’impiego, finiti nel limbo delle competenze dopo l’abolizione delle Province a cui facevano capo ( l a Regione Toscana ha chiesto al Governo l'affidamento della gestione), a sbrigare le pratiche?