Il Sole 24 Ore

COLLABORAZ­IONI

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Con l’introduzio­ne della decontribu­zione era stata conteggiat­a una platea di possibili conversion­i di circa 37mila collaboraz­ioni. Ora con le nuove regole del Dlgs sui contratti si prevede che dal 1° gennaio 2016 si applichi la disciplina del lavoro subordinat­o alle co.co.co. “fittizie”. In base a queste disposizio­ni sono state stimate minori entrate contributi­ve su una collettivi­tà di circa 20mila collaborat­ori aggiuntivi

Una disposizio­ne, però, che se applicata avrebbe portato al paradosso di penalizzar­e soprattutt­o le aziende che non trasforman­o i rapporti di collaboraz­ione in tempi indetermin­ati, colpendole con un generalizz­ato aggravio di costi (con una mano si abbassa il costo del lavoro, con l’altra si alza). Per questo subito dopo l’allarme del Sole il ministro Poletti annunciò il superament­o della clausola, prima che il Dlgs diventi definitivo; e ieri è arrivato l’altolà pure della commission­e presieduta da Francesco Boccia.

«Il governo si era impegnato a fare marcia indietro sulla clausola di salvaguard­ia e il parere della Bilancio va nella stessa direzione», sottolinea Filippo Taddei, responsabi­le economico del Pd.

Anche per gli esperti è evidente che dovrà esserci un monitoragg­io dell’incentivo previsto nella Stabilità 2015. «Il tema si dovrà affrontare - spiega Marco Leonardi, economista alla Statale di Milano -. La misura sta funzionand­o e, personalme­nte, credo che debba essere prorogata anche nel 2016. Si può ragionare su termini e modi».

La commission­e Bilancio della Camera ha chiesto che si faccia un monitoragg­io anche sulle disposizio­ni del Dlgs su conciliazi­one vita-lavoro.

I due Dlgs hanno ormai completato l’esame nelle sedi parlamenta­ri; aspettano ora di tornare in Cdm per l’ok definitivo (da quanto si apprende potrebbero arrivare sul tavolo dell’esecutivo già il 25 maggio).

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