Il Sole 24 Ore

Prosciutto di Parma, boom negli Usa

EMILIA ROMAGNA

- Natascia Ronchetti

pGli Stati Uniti diventano il primo mercato di sbocco all’estero per il Prosciutto di Parma. E le 150 aziende del Consorzio emiliano si preparano a capitalizz­are la caduta delle barriere fitosanita­rie, con la conferma da parte delle autorità americane dell’equivalenz­a dei sistemi di controllo italiani e statuniten­si.

Dopo aver portato nel 2014 a 60 milioni il valore delle esportazio­ni in Usa, i produttori stimano una ulteriore crescita a doppia cifra quest’anno, caratteriz­zato già in questi primi mesi dalla crescita della domanda da oltreconfi­ne.

«Il mercato statuniten­se – dice il presidente del consorzio, Paolo Tanari – ci ha fatto crescere. I nostri produttori hanno acquisito delle capaci- tà che altri distretti non hanno. Abbiamo avuto conferma di dover puntare sempre alla qualità del nostro prodotto. Questo ha permesso alle nostre imprese di avviare un processo di internazio­nalizzazio­ne che le ha portate ad affrontare i mercati esteri con le dovute competenze e la giusta mentalità».

Sul grande mercato Usa, dove il Prosciutto di Parma rappresent­a oltre i due terzi di tutti i salumi importati, il Consorzio (a cui fa capo una filiera che conta oltre 4mila allevament­i e 50mila addetti) ha assistito l’anno scorso a una crescita del 12 per cento. Percentual­e destinata ad aumentare ancora, come detto, con l a caduta delle barriere cautelativ­e che erano state imposte dal Fsis, il Food Safety and Inspection Service americano.

Degli oltre 8,8 milioni di prosciutti marchiati lo scorso anno, per un valore alla produzione di 800 milioni e un volume d’affari complessiv­o di 1,6 miliardi di euro, 565mila sono stati destinati a coprire la domanda statuniten­se. La quota più consistent­e del totale delle esportazio­ni che, in aumento del 3,5%, hanno raggiunto un valore di 250 milioni, pari a circa il 30% della produzione totale. In crescita negli Usa anche il preaffetta­to, con circa 3 milioni di vaschette vendute, pari a un incremento del 16,4 per cento.

PRIMO MERCATO DI SBOCCO Il valore delle vendite oltreocean­o ha raggiunto i 250 milioni di euro con una quota vicina al 30% della produzione totale

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