Nel boom degli acquisti il segnale della ripresa
Ormai da sette mesi consecutivi le importazioni italiane al netto dell’energia sono in crescita, con marzo a segnalare una brusca accelerazione dei trend, tanto nei beni strumentali che nei prodotti di consumo e in quelli intermedi.
Crescita che si materializza soprattutto nei volumi e che va ad aggiungersi ai tanti piccoli segnali di ripresa della domanda interna. Una ritrovata capacità/volontà di spesa delle famiglie che ha nella corsa delle immatricolazioni di auto e nella crescente richiesta di mutui i punti di sintesi più simbolici, a cui si aggiunge una modesta e tuttavia confortante inversione di rotta nelle vendite al dettaglio.
Dal lato delle imprese, nei settori associati a Federmacchine da qualche mese si registra una discreta tonicità della domanda interna e gli acquisti dall’estero di beni strumentali, balzati ora del 16,8%, fotografano un quadro analogo anche a livello sistemico. Non a caso, tra i parametri scelti dall’Ocse per costruire il nostro indice anticipatore (dove l’Italia cresce ormai da sei mesi) vi è anche il livello di importazioni dalla Germania, un modo per “tastarci” il polso guardando ciò che acquistiamo dal principale partner. E a giudicare dal nostro shopping a Berlino – in aumento del 7,7% – il tempo per la nostra economia pare infine volgere al bello.