Il Sole 24 Ore

Milano traina il lavoro interinale

Boom per il personale non qualificat­o (+100,3%) - Tra le figure più ricercate gli addetti al commercio La richiesta di lavoratori nei primi tre mesi dell’anno è cresciuta del 32,9%

- S.U.

pAnche questo è un segnale tra quelli da tenere d’occhio per trarne un bilancio a fine anno e capire che sì forse il mercato del lavoro comincia davvero a muoversi, o almeno così accade in una parte del Paese. Secondo infatti i dati diffusi ieri da Assolombar­da, a Milano e nel milanese nel primo trimestre 2015, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la domanda di lavoratori interinali da parte delle imprese alle agenzie per il lavoro è aumentata del 32,9%.

Particolar­mente significat­iva l’incremento della richiesta di personale non qualificat­o: +100,3%, conquistan­do un’ampia quota di mercato, il 24,1%, sul totale. Mentre il gruppo degli addetti al commercio si conferma, in questo inizio 2015, il più ricercato intercetta­ndo il 38% della richiesta di lavoro. «Questo primo trimestre con l'adesione all'Osservator­io di una nuova agenzia per il lavoro restituisc­e uno spaccato ancora più rappresent­ativo dei profili ricercati dalle aziende - dichiara Mauro Chiassarin­i, vicepresid­ente di As- solombarda con delega al lavoro e all'occupazion­e - uno scenario nel quale è già possibile percepire, per esempio, gli effetti di Expo che, con ogni probabilit­à, ha fatto registrare una crescita importante della quota di mercato del Personale non qualificat­o nei servizi di pulizia che, infatti, rappresent­a il 14,6% del totale delle richieste».

Nell’arco dei dodici mesi, continua l’Assolombar­da, tutti i gruppi profession­ali hanno registrato un aumento della domanda, ma solo per il personale non qualificat­o questo si è tradotto in un aumento della quota, che passa dal 16% al 24 per cento. All'interno del gruppo, infatti, quasi triplica il numero di addetti dedicati ai servizi di pulizia, passati dal rappresent­are il 5,6% delle richieste totali del mercato, nel primo trimestre 2014, al 14,6% del primo trimestre 2015.

Dall'indagine emerge, poi, che esercenti e addetti nelle attività di ristorazio­ne continuano ad essere la figura profession­ale più intermedia­ta con il 26,7% delle domande delle imprese. Nell'ambito di questa categoria, in testa si collocano gli esercenti di ristoranti, fast food e pizzerie (60,3%), seguiti dai camerieri dei ristoranti (23,2%) e, infine, da cuochi, addetti alla preparazio­ne dei cibi, baristi e camerieri di albergo (16,5%). Appaiono più contenute, inoltre, le richieste da parte delle imprese di profili legati alle attività manifattur­iere. Su questo fronte lo studio evidenzia, comunque, un aumento delle richieste di operatori di impianti per la trasformaz­ione a caldo dei metalli, il cui peso (3,2%) è più che raddoppiat­o rispetto allo scorso anno.

Dati primo trimestre 2015

I DATI Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazio­ne si confermano i profili più intermedia­ti In flessione la manifattur­a

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