AleniaAermacchi, scontro su 178 addetti
pDopo il mancato accordo della scorsa settimana, i giochi sono fatti: Finmeccanica e Atitech hanno sottoscritto la cessione dello stabilimento AleniaAermacchi di Capodichino con i relativi 178 dipendenti al nascente polo delle manutenzioni aeronautiche e il timing, perché quest'ultimo veda la luce, è fissato in 15 mesi. O quasi: il segretario generale di Fiom Maurizio Landini, in visita a Napoli, promette battaglia perché con l'operazione, a suo giudizio, «non si rischia solo di far perdere posti di lavoro ma anche di disperdere competenze che qui si sono formate».
Si sa che ai piedi del Vesuvio le partite continuano ben oltre il triplice fischio finale e quella che ha visto da un lato Finmeccanica e Atitech, dall'altro Fim, Fiom e Uilm non fa eccezione. Mercoledì scorso a Roma le parti hanno esperito, senza raggiungere un accordo, la procedura ex articolo 47 della Legge 428/90 per cessione di ramo d'azienda. La legislazione vigente, a questo punto, consente alle aziende di procedere con l'operazione senza garanzie accessorie derivanti dalla contrattazione e così, giovedì, la holding di Stato e Atitech hanno firmato la cessione, salutata l'indomani da due ore di sciopero. Per l’1 giugno è previsto il cambio di casacca dei 178 addetti interessati, ma le rsu non digeriscono la cosa e ieri è arrivato il sostegno di Landini cui Gianni Lettieri, presidente di Atitech, ha proposto un incontro. «Aspetti pure, – è stata la risposta del segretario di Fiom - per noi la discussione va fatta con gli attuali proprietari, non con chi subentrerà. Hanno fatto i conti senza l'oste, perché i lavoratori non sono d'accordo e le aziende senza lavoratori non funzionano». La richiesta è quella di una «riapertura del tavolo», ma non è chiaro che probabilità abbia ormai di essere accolta: è infatti già nata la newco Atitech Manufacturing srl, partecipata al 75% dalla Manutenzioni Aeronautiche Srl (controllata da Meridie) e al 25% da Alenia Aermacchi SpA. «Atitech - rassicura Lettieri - si impegna a mantenere il contratto collettivo nazionale». Finmeccanica si impegna a riprendersi i dipendenti dopo due anni, se la joint venture non dovesse andare avanti. La scorsa settimana, in caso di accordo, i lavoratori avrebbero ottenuto garanzie ancorara maggiori.m
LA POSIZIONE Il segretario Maurizio Landini, ieri a Napoli: «Così non si rischiano soltanto posti, ma anche la dispersione di competenze qui formate»