Brandon Ferrari punta su Napoli
pBrandon Ferrari, sito di e-commerce nella top ten delle start-up milionarieitaliane, partitonel2012eoggi acirca4milionidifatturato,sirafforza aNapoli.Brandonhavolutointegrare il proprio modello di business lanciando 4 private label nel settore del “lusso accessibile”: Conte of Cashmere, Solo Capri, Isabella Roma e Les Sofistiquées.Perquestecuralostudio creativo e affida la produzione delle 4 linee di abbigliamento e di oltre mille modelli, a fasonisti italiani dei distretti tessile-moda del napoletano, per poi venderli online sui principali siti di flash sales, come Privalia, Showroomprive, Amazon BuyVip e SaldiPrivati. Primadiquestopasso, la start-up fondata dalla giovane milanese Paola Marzario aveva inaugurato una prestigiosa sede a palazzo Ischitella. Perché a Napoli? Le 30 aziende del Sud che si sono affidate in esclusiva al distributore digitale (tra cui Marinella, Okydoky, Francesca Ferrante, Hanita, Giorgia & Johns) rappresentanocircail25% delsuofatturato. «Aprire una sede a Napoli è controcorrente per una start-up fondata a Milano - dice Paola Marzario –, ma è strategica per la vicinanza a due aree industriali e commerciali: il distretto tessile-moda di San Giuseppe Vesuviano e il Cis di Nola».
Anche Piazza Italia della famiglia Bernardo, quartiergeneralenelCisdi Nola, progetta il ritorno. «Produciamo quasi tutto in Far East – dice Francesco Bernardo, responsabile della produzione -. Solo il 20% è realizzato in Italia. Ma vorremmo portare in Europa almeno il 30%. Sarebbe utile abbattere i costi legati al dollaro forte e rendere più agevoli i rifornimenti. Abbiamo qualche preoccupazione legata alla carenza di infrastrutture e di sostegni fiscali. Senz’altro concentreremo nell’area vesuviana le lavorazioni destinate all’e-commerce».