Le affinità Stile & cibo ai Mercati di Traiano
pI 10 abiti “Nuvola” di Italo Marseglia, realizzati con 500 metri di tulle, ondeggiano sospesi nella volta della Grande Aula, risalente al II secolo, dei Mercati di Traiano a Roma. Sotto, in quelle che anticamente erano le tabernae, frammenti di statue imperiali si trovano accanto a creazioni dei più celebri nomi della moda. Anche se l’allestimento vale già da solo la visita, la mostra “L’eleganza del cibo. Tales of food and fashion” (aperta da oggi e fino al 1° novembre) è interessante per la sua approfondita indagine sul rapporto creativo fra cibo, natura e moda.
Nell’anno di “Nutrire il pianeta”, motto di Expo Milano 2015, 160 fra abiti e accessori raccontano come i temi dell’alimentazione abbiano influenzato anche quelli dello stile: ci sono dunque l’abito “Bread” di Gattinoni, declinazione del cibo “processato” come salatini e bagels, le scarpe fatte di pelle di dentice da Salvatore Ferragamo negli anni Trenta, ma anche le stampe “food” di Etro, Pucci e del “giardiniere della moda”, l’americano Ken Scott, accanto a quelle ispirate al bambù di Armani Privé.
Lodevole la scelta di mettere accanto a nomi altisonanti anche quelli di talenti emergenti come Vivetta (che ha “spalmato” uova sulle sue maglie) e Tiziano Guardini che ha creato un abito-scultura con radici di liquirizia .