Industria da export: l’economia accelera verso il 4,3% annuo
pL’economia rumena ha avuto nel primo trimestre dell’anno la maggiore espansione tendenziale dell’intera Unione europea spinta soprattutto dalle esportazioni e dall’attività industriale. Tra gennaio e marzo, il Pil è cresciuto del 4,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014 tanto che, secondo il vicegovernatore della Banca centrale, Liviu Voinea, «la progressione del prodotto interno lordo nell’intero anno potrebbe raggiungere il 3,4%, andando ben oltre le precedenti previsioni che indicavano una crescita del 2,6-2,8 per cento». L’aumento del Pil destagionalizzato su base congiunturale è stato invece dell’1,6 per cento.
Il governo della Romania, la cui economia dipende in larga parte dalle esportazioni di auto dagli stabilimenti di Renault e Ford, intende inoltre sostenere i consumi privati tagliando l’Iva sui prodotti alimentari a partire dal prossimo mese. «La riduzione delle imposte dirette sui consumi potrebbe far accelerare lo sviluppo del Pil», scrive Ionut Dumitru, economista di Raiffeisen Bank Romania.
Bucarest sta cercando di avvicinare i livelli di attività economica e qualità della vita dei Paesi occidentali. A disposizione della Romania ci sono i 23 miliardi di euro in fondi strutturali che la Ue ha stanziato fino al 2020. E un consistente flusso di investimenti diretti in entrata: 5 miliardi di dollari nel 2014, pari a una quota del 4% sul totale europeo.
L’obiettivo - dichiarato ma senza troppo entusiasmo dal governo - è entrare nell’Eurozona già nel 2019. Ma anche senza essere parte dell’Eurozona la Romania sta subendo gli effetti della crisi di Atene a causa del 12% di partecipazioni greche nel sistema bancario rumeno. «È - spiega Voinea - una preoccupazione che abbiamo ma non è un problema specifico del nostro Paese». Il Fondo monetario si è detto comunque rassicurato «dagli sforzi compiuti in passato per aumentare la resistenza delle banche greche» in Paesi come Romania, Albania, Serbia e Bulgaria.
Anche per favorire la crescita, è necessario sconfiggere la corruzione. Secondo la Commissione europea «le misure prese dalle principali istituzioni giudiziarie e da quelle incaricate della lotta alla corruzione hanno permesso di mantenere uno slancio formidabile». La Romania «è sulla via giusta e deve mantenere la rotta - ha sottolineato il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans - perché «combattere la corruzione è la più grande sfida del Paese».
Il Pil pro capite