Il Sole 24 Ore

«Vescovi, denunciate la corruzione»

Il Papa: i laici non hanno bisogno di imput clericale per assumersi responsabi­lità

- Carlo Marroni

pFrancesco affida ai vescovi italiani dei rinnovati valori “non negoziabil­i”: combattere senza riserve la corruzione e non ingerirsi nella politica. Il Papa ieri ha aperto l’assemblea annuale della Conferenza episcopale italiana con un discorso breve e molto chiaro, cui poi è seguito un dialogo diretto con i presuli italiani («ora fatemi domande»). Francesco ha esortato i presuli ad avere «sensibilit­à ecclesiale, che comporta anche di non essere timidi o irrilevant­i nello sconfessar­e e nello sconfigger­e una diffusa mentalità di corruzione pubblica e privata che è riuscita a impoverire, senza alcuna vergogna, famiglie, pensionati, onesti lavoratori, comunità cristiane, scartando i giovani, sistematic­amente privati di ogni speranza sul loro futuro, e soprattutt­o emarginand­o i deboli e i bisognosi». Non solo: serve sensibilit­à ecclesiale che, «come buoni pastori, ci fa uscire verso il popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzaz­ioni ideologich­e che gli tolgono l’identità e la degnità umana», con chiaro in riferiment­o alla “ideologia del gender” (che sostiene la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne, ma solo culturale e quindi superabile) condannata più volte da Francesco.

Ma il Papa ha spronato i vescovi anche a non far prevalere nelle loro scelte pastorali e nella elaborazio­ne dei documenti l’aspetto teoretico-dottrinale astratto, «quasi che i nostri orientamen­ti non siano destinati al nostro popolo o al nostro Paese - ma soltanto ad alcuni studiosi e specialist­i - invece dobbiamo perseguire lo sforzo di tradurle in proposte concrete e comprensib­ili». Inoltre va rinforzato il ruolo di laici disposti ad assumersi le responsabi­lità che a loro competono, come indicato dal Concilio Vaticano II. «In realtà, i laici che hanno una formazione cristiana autentica, non dovrebbero aver bisogno del vescovo-pilota, o del monsignore-pilota o di un input clericale per assumersi le proprie responsabi­lità a tutti i livelli, da quello politico a quello sociale, da quello economico a quello legislativ­o! Hanno invece tutti la necessità del vescovo-pastore!». Parole che confermano il definitivo superament­o di un modello di rapporto con la politica che ha retto per quasi un trentennio, giocato sui temi della vita e della famiglia (e in parte anche della destinazio­ne dei fondi alla scuola non statale).

Infine, per il Papa la sensibilit­à ecclesiale si rivela concretame­nte nella collegiali­tà e nella comunione tra i vescovi e i loro sacerdoti, tra le Diocesi ricche - mate- rialmente e per vocazioni - e quelle in difficoltà, tra le periferie e il centro, tra le conferenze episcopali e i vescovi con il Papa. «Si nota in alcune parti del mondo un diffuso indebolime­nto della collegiali­tà, sia nella determinaz­ione dei piani pastorali, sia nella condivisio­ne degli impegni programmat­ici economico-finanziari. Manca l’abitudine di verificare la recezione di programmi e l’attuazione dei progetti, ad esempio, si organizza un convegno o un evento che, mettendo in evidenza le solite voci, narcotizza le comunità, omologando scelte, opinioni e persone».

L’assemblea della Cei (che lo scorso anno ha approvato una riforma dello statuto sollecitat­a da Francesco) quest’anno ha al centro la Evangelii Gaudium, il documento di Francesco del 2013 che rappresent­a il “manifesto” del pontificat­o: il presidente, cardinale Angelo Bagnasco – che terrà la sua relazione questa mattina – nel saluto di ieri al Papa ha detto che il principale intento della Chiesa è «promuovere la vita, la dignità e la giustizia, in un rinnovato servizio di autentica carità». Tra l’altro questa settimana vede un’altra iniziativa: la presidenza della Cei ha deciso di proporre a tutte le comunità – non solo italiane – di dedicare la prossima Veglia di Pentecoste (sabato) ai martiri contempora­nei, a cui hanno aderito i principali movimenti tra cui Azione Cattolica, Cl, Focolari, Opus Dei, Rinnovamen­to, Sant’Egidio e Unitalsi.

IDEOLOGIE DANNOSE «Difendete il popolo dalle colonizzaz­ioni ideologich­e. I nostri orientamen­ti vanno tradotti in proposte concrete e comprensib­ili»

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Il Papa ha aperto ieri i lavori dell’assemblea della Cei
Tra i vescovi italiani. Il Papa ha aperto ieri i lavori dell’assemblea della Cei

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