Ruby non risponde davanti ai pm

pKarima El-Mahroug si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Milano che ieri mattina l’hanno convocata nell’ambito dell’inchiesta Ruby-ter. I magistrati accusano la ragazza marocchina di falsa testimonianza e di corruzione in atti giudiziari. Per quest’ultimo reato è indagato anche Silvio Berlusconi. Secondo i pm milanesi, Ruby avrebbe ottenuto almeno 5 milioni di euro da Berlusconi in cambio del silenzio o di testimonianze reticenti sulle “cene eleganti” nella residenza dell’ex presidente del Consiglio ad Arcore.

Ruby è entrata nell’ufficio del pm Tiziana Siciliano poco dopo le 10 del mattino e vi è rimasta per un paio di ore. Da quanto si è saputo, Ruby avrebbe risposto così agli inquirenti: «Professione? Disoccupata». La ragazza si è presentata al Palazzo di Giustizia, tra l’altro, con una borsa marca “Chanel”. Dalla prima inchiesta a carico di Berlusconi (poi assolto dalla Cassazione) era emerso che Ruby si sarebbe aspettata circa 4,5-5 milioni di euro come compenso dal leader di Forza Italia. Le indagini degli inquirenti sono poi proseguite in questi mesi con intercettazioni, perquisizioni anche a carico delle altre ragazze che partecipavano alle serate di Arcore, e con l’ascolto di numerosi testimoni. Secondo gli inquirenti, tra l’altro, una parte del denaro rice- vuto dall’ex Cavaliere, Ruby lo avrebbe investito in alcune attività in Messico, tra cui un ristorante con annesso pastificio a Playa del Carmen. L’inchiesta verrà chiusa con il deposito degli atti nelle prossime settimane.

Anche l’ex legale di Ruby, l’avvocato Luca Giuliante, ha scelto ieri di avvalersi della facoltà di non rispondere. Giuliante avrebbe però dato la disponibilità ad essere ascoltato più avanti, probabilmente dopo la chiusura delle indagini. All’avvocato gli inquirenti contestano di aver svolto il ruolo di intermediario nei presunti versamenti dell’ex premier a favore di Ruby.