L-Capital e Dondup, investimento a lungo termine
Chi dice che i fondi di private equity abbiano sempre un’ottica di breve o al massimo di medio termine? Il caso di Dondup, di L-Capital e del suo gemello L-Capital Asia dimostra il contrario. Entrato nel 2010 con il 40% in Arcadia – la società che detiene il marchio italiano di casualwear Dondup – ieri il fondo di private equity che fa capo a Lvmh (il più grande gruppo del lusso al mondo ) ha annunciato di aver acquistato un ulteriore 51% tramite appunto il “braccio asiatico” L-Capital Asia.
Ambiziosi i piani di crescita, affidati al nuovo amministratore delegato Carlo Morfini, che prenderà il posto di Massimo Berloni, attuale ad di Arcadia e co-fondatore di Dondup con Manuela Mariotti, che resterà alla guida creativa del marchio. Dai 51 milioni di fatturato del 2014, l’obiettivo è arrivare a 85 entro tre anni, puntando, ça va sans dire, soprattutto sull’Asia. Capitali francesi, creatività italiana, strategia di sviluppo internazionale: una ricetta perfetta. (G.Cr.)
In effetti, secondo quanto risulta, insieme ai funzionari della Giustizia, sarebbe stato individuato un pacchetto di norme che dovrebbero consentire di semplificare l’iter per poter disporre dei beni posti a garanzia dei crediti. Oggi le procedure sono lunghe e dall’esito spesso incerto, contribuendo così a deprezzare il valore degli asset, cioè il prezzo che gli operatori specializzati sono disposti a pagare per acquistare i crediti deteriorati dalle banche: con la riforma - è la posizione del Mef, condivisa dalle banche - potrebbe arrivare una spinta significativa, aiutando gli istituti ad alleggerire parte di quei 190 miliardi di sofferenze lorde toccate a fine marzo.
Proprio ieri il Fondo monetario internazionale, che da tempo ha individuato negli Npl la più grave delle cause della ripresa lenta italiana, è tornato a ribadire il concetto, sottolineando che quella dei crediti i n sofferenza sta «diventando una questione di importanza sistemica», vera ragione per cui «i prestiti alle Pmi continuano a esse-
La crescita delle sofferenze bancarie
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