Il Sole 24 Ore

Cnf, ecco le priorità: riforma, società, Adr

- Patrizia Maciocchi

pCogliere l’opportunit­à dei sistemi alternativ­i alla giurisdizi­one affidati agli avvocati, monitorare la riforma forense sul campo e garantire a tutti l’accesso alla giustizia, senza “scremature” in base al censo. Sono le priorità del nuovo consiglio, che durerà fino al 2019, indicate dal neo presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin, inaugurand­o sabato scorso l’Agorà degli ordini forensi. Un taglio del nastro, alla presenza dei presidenti degli Ordini e delle Unioni distrettua­li, al quale ha partecipat­o anche il vice presidente di Cassa forense, per invitare la rappresent­anza istituzion­ale dell’Avvocatura a recuperare il confronto.

La strada da percorrere per essere operativi è quella dei gruppi di lavoro sulle riforme, nuovo ordinament­o forense compreso. Dopo gli sforzi fatti per portare a casa e attuare una legge ah hoc che riconosce le peculiarit­à della profession­e è necessario garantirne il buon funzioname­nto a tutto campo: dalla formazione ai Consigli distrettua­li di disciplina, senza escludere, se necessario, correzioni di rotta in corsa.

Diverse le sfide lanciate dal numero uno del Cnf, partendo dalla necessità di riappropri­arsi di un ruolo di mediazione tra cittadini e Stato a difesa dei diritti. Un compito che passa anche attraverso l’uso dei sistemi alternativ­i alla giurisdizi­one affidati ai legali, a cominciare dalla negoziazio­ne assistita.

Discussion­e aperta anche sulle società di capitali forensi, chiarendo però che non può passare il modello disegnato dal Dl concorrenz­a, considerat­o «un unicum, non accettabil­e, sia rispetto alle altre profession­i ordinistic­he sia rispetto a tutti i Paesi Ue».

Il Cnf annuncia anche l’intenzione di farsi promotore di iniziative, legislativ­e e non, per tutelare il profession­ista quando é la parte debole nel contratto, come avviene ad esempio nelle convenzion­i “imposte” dalle banche e dalle assicurazi­oni.

Per quanto riguarda il principio della trasparenz­a Mascherin ha assicurato il rispetto del principio da parte degli Ordini, pur precisando che i criteri devono essere attuati tenendo conto della specificit­à, anche patrimonia­le, rispetto agli enti pubblici in genere. All’attenzione dell’Agorà sono stati sottoposti gli schemi dei decreti ministeria­li di attuazione della riforma forense sui quali il Cnf si appresta a dare il parere: esame di stato, tirocinio, accertamen­to dell’esercizio della profession­e e tenuta e aggiorname­nto albi. Mercoledì 20 è fissato l’appuntamen­to con l’Oua e le Associazio­ni forensi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy