A2a accende la centrale di Varese
Inaugurato il primo impianto solare termico per teleriscaldamento del Sud Europa: produrrà calore da fornire agli edifici L’ad Camerano: un’esperienza che potrebbe essere replicata anche in altre città LOMBARDIA
p «Un impianto che coniuga l'innovazione con i valori di tradizione e legame col territorio: in pratica, un simbolo della nuova A2a che è partita col piano industriale al 2020».
Con queste parole Giovanni Valotti, presidente di A2a, ha inaugurato ieri a Varese il primo impianto solare termico per teleriscaldamento del Sud Europa: una centrale realizzata dalla multiutility lombarda che contribuirà a produrre calore da fornire agli edifici tramite la rete di distribuzione della città. L'accensione dell'impianto, anticipata dal Sole 24 Ore del 14 maggio scorso, permetterà la produzione annua di 450 MWh di energia termica (il fabbisogno di acqua calda per circa 150 famiglie) ed eviterà l'emissione in atmosfera di 108 tonnellate di CO2. Un'esperienza che, secondo l'ad Luca Valerio Camerano, potrebbe essere replicata anche in altre realtà cittadine. «Questo investimento – ha precisato il manager - è particolarmente significativo perché si colloca, insieme ad altri progetti come l'illuminazione pubblica a LED di Brescia, Milano ed altre città lombarde, o i progetti pilota sulle smart grid, all'inizio del percorso disegnato dal nuovo piano industriale». Percorso che «punta a costruire alla fine del business plan una nuova A2a, con un portafoglio industriale più bilanciato e profittevole, in grado di cogliere le opportunità che si apriranno nella green economy e nelle smart city».
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Varese, Attilio Fontana, che ha ringraziato A2a e ha colto l'occasione, a margine della cerimonia, per annunciare un possibile acquisto di azioni della multiutility . «Nel recente passato abbiamo venduto solo per motivi contingenti, ovvero per rispettare il Patto di Stabilità ed effettuare investimenti – ha detto -. Oggi come Comune di Varese abbiamo lo 0,51% di A2a, ma se avremo le risorse per farlo, credo sarebbe opportuno tornare alla nostra partecipazione iniziale, pari allo 0,75%». Una strategia in controtendenza con le recenti mosse dei soci di controllo della multiutility, i Comuni di Milano e di Brescia, che per esigenze di bilancio hanno alleggerito la partecipazione dal 55% al 50%.
Per l'occasione, Valotti è tornato a parlare anche dei temi caldi di A2a, ovvero il risiko, l'eventuale impegno sulla posa della banda ultralarga e la montenegrina Epcg. Proprio su quest'ultimo fronte, ci sono nuovo incontri in vista tra i vertici di A2a e quelli del Montene-
Da sinistra a destra: Giovanni Valotti (presidente A2a), Attilio Fontana (sindaco di Varese) e Luca Valerio Camerano (a.d. di A2a) gro per il rinnovo dei patti sull'utility montenegrina Epcg, in cui A2a detiene il 41,7%. Da oggi, in particolare, alcuni appuntamenti previsti a Expo saranno l'occasione per tornare a confrontarsi sul tema, con le posizioni che «sono diventate più vicine», ha puntualizzato Valotti, anche se i «negoziati non sono comunque in fase conclusiva». L'obiettivo è trovare un'intesa entro il 30 giugno, quando scadrà la proroga ai patti parasociali. Per quanto riguarda la banda larga, invece, il presidente ha puntualizzato che multiutility quotate e non, a fine maggio, terranno una riunione in sede di Utilitalia (la nuova associazione nata dalla fusione tra Federutility e Fede- rambiente) e decideranno come muoversi: «Credo che il Governo non veda male il fatto che le utility locali entrino in gioco», ha aggiunto. Infine sulle possibili aggregazioni, Valotti ha ribadito come il modello proposto da A2a è quella della multiutility dei territori. «Chi è interessato si faccia avanti. – ha detto - Al momento non ci sono tavoli formali aperti: c'è una nostra visione molto chiara di disegno industriale che altri valuteranno, A2a crede in questo disegno ma non vuole forzare nessuno». Per essere più chiari, «oggi l'ultima azienda che ha bisogno di aggregazioni è A2a, il nostro piano industriale non le prevede, ovviamente se verranno tanto meglio - ha concluso -. Da quando si è insediato il nuovo management, A2a in Borsa si è apprezzata del 50%. Abbiamo un disegno chiaro e le cose stanno andando bene, l'avete visto dalla trimestrale».