Biella, manodopera e acqua per attrarre investimenti
PIEMONTE
pIl distretto di Biella punta ad agganciare risorse legate alla nuova stagione dei contratti di sviluppo, che prenderà il via alle ore 12 del 10 giugno. Sultavolofondieuropeeper 250 milioni di euro, di cui 200 milioni destinati alle regioni del Mezzogiornoeirestanti50milioniperilCentro- Nord. Tanti, manontantissimi.
E anche il tempo a disposizione per presentare le domande non è poi molto: tre settimane scarse. I progetti di investimento dovranno riguardare uno dei 24 comuni biellesi inseriti nelle aree “depresse”, le 107.3.c: Benna, Borriana, Castellet- to Cervo,Cavaglià, Cerreto Castello, Cerrione, Crosa, Graglia, Lessona, Massazza, Masserano, Mongrando, Mottalciata, Ponderano, Quaregna, Roppolo, Sandigliano, Strona, Trivero, Valdengo, Vallenzengo, Valle San Nicolao, Verrone, Vigliano Biellese.
Il“nuovo”contratto–riformulato con il decreto del Mise del 9 dicembre 2014 e reso operativo dal decreto deldirettoregeneralepergliincentivi alle imprese del 29 aprile – rappresenta un’occasione per un territorio come quello biellese che dallo scoppiodellacrisiaoggi(trail2008eilprimo trimestre 2015) ha perso 664 aziende manifatturiere, di cui 247 tessili (oggi sono 723, una ventina d’annifaeranopiùdeldoppio)econta 9mila persone in cerca di occupazione (il tasso di disoccupazione è del 10,4%, due punti sotto quello nazionalee1puntosottoaquelloregionale). La concorrenza, però, per accaparrarsi le risorse legate al Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 sarà agguerrita.«Manoi,achivuoleinvestire sul territorio – spiega Marilena Bolli, presidente dell’Unione industriale biellese – mettiamo sul tavolo caratteristicheeopportunitàimportanti: oltreagliincentivi, unpatrimonio immobiliare a vocazione industriale-produttiva, manodopera vocata all’eccellenza e facilmente convertibile, bassa conflittualità sindacale e, infine, il fattore ambientale. Mi riferisco, in questo caso – continua Bolli – alla qualità dell’acqua: non è un caso se qui si produconoitessutileadernelmondoehanno sede imprese come l’acqua Lauretana o la birra Menabrea, per fare solo degli esempi». Proprio in questi giorni Unione industriale e Camera di commercio di Biella stanno avviando un’operazione di marketing rivolta a potenziali investitori esterni di medio-grandi dimensioni. Gli incentividelcontrattodisvilupporiguardano sia le aziende locali, sia quelle di altre regioni o Paesi Ue che puntino a insediarsi e investire sul territorio. I settori coinvolti vanno dall’industria al turismo alla tutela ambientale.L’investimentominimo previsto è di 20 milioni, ma scende a 7,5 milioni per l’agroalimentare con la possibilità di ottenere il 40% di incentivi.Dei20milionidiinvestimento minimo, almeno 10 dovranno esserelegatiallaproduzioneindustriale, ilrestoaricercaesviluppo.
COMPETITIVITÀ Bolli (Unione industriale): «Vocazione all’eccellenza, ambiente e siti produttivi dismessi sono un valore aggiunto per chi si insedia»