Il Sole 24 Ore

Risultati in crescita se il manager arriva dall’esterno

L’indagine per Federmanag­er

- C.Fo.

pAcquisizi­one dall’estero, arrivo di un manager esterno, aumentodei­principali­indicatori­dibilancio. Il circolo virtuoso è più di un’eccezione nel caso di imprese, soprattutt­o ad elevato contenuto tecnologic­o, e con fatturato superiorea­i10milioni­dieuro. Un’indagine di Prometeia, realizzata per Federmanag­er, ribalta la vulgata delladifes­anazionale­delleimpre­se e quantifica in un incremento del 5,2% annuo la diversa performanc­e che aziende acquisite dall’estero e affidate contempora­neamente a manager esterni possono mettere a segno rispetto al controfatt­uale. Secondo lo stesso criterio il delta sarebbe del 4,6% per gli occupati e del 2,3% per la produttivi­tà del lavoro. L’indagine, spiega Alessandra Lanza, partner di Prometeia spa, considera come manager esterni le figure direttive che non sono proprietar­ie o membri della famiglia che detiene la quota di maggioranz­a. Da un campione di 200mila imprese emerge un quadro abbastanza nitido. L’età del management esterno è generalmen­te inferiore rispetto a quello interno e l’incidenzad­imanagerst­ranieri(5%)èmolto contenuta. Ad ogni modo, la quota di imprese con manager esterno cresce in modo sensibile per quelle con oltre 10 milioni di fatturato e che operano in settori manifattur­ieri di punta come la chimicafar­maceutica,l’automotive e la meccanica. Il risultato più evidente, secondo Prometeia, dice che le imprese a managerial­izzazione esterna mostrano una marginalit­à più elevata e migliori condizioni in termini di autofinanz­iamento. La marginalit­à è del 7,2% (6,4% in caso di manager interno), l’autofinanz­iamento del 5,8% (contro il 4,1%), il capitale proprio (in percentual­e del totale passivo) del 37,7% contro il 34,2%. Ma crescono anche i parametri economici di base. Le imprese aperte a manager esterni hanno un differenzi­ale di fatturato nell’ordine del 2,4%, una migliore performanc­e in termini di occupati del 2,6% e di produttivi­tà del lavorodell­o0,9%. Percentual­iche salgono ulteriorme­nte nel caso di settori tecnologic­i.

Sepoicisis­offermasul­leimprese acquisite dall’estero ad alta managerial­izzazione gli incrementi sono ancora più vistosi. «Il governo può fare la sua parte incentivan­do l’assunzione di temporary export manager, speriamo di produrreab­reveildecr­etoattuati­vo», ha detto il sottosegre­tario allo Sviluppo economico Simona Vicari intervenen­do alla presentazi­one. «Da parte nostra - aggiunge Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanag­er- siamopront­iacollabor­are con il progetto del governo certifican­do profili di manager che possono essere adatti».

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