Gubitosi: ok alla riforma Scontro su par condicio
pIl dg della Rai, Luigi Gubitosi, ha promosso ieri, davanti alla commissione Comunicazioni del Senato, il ddl che ridisegna la governance della tv pubblica. Dalla riformadellaRaidelgovernoRenzi,hadetto,nascerebbe«un’aziendapiùefficiente,piùsimileadaltre societàpartecipatedalloStato, comeEneloEni,eingradodicompetere con la concorrenza». Il quadro normativo delineato nella proposta - ha sottolineato - avrebbeconsentito«difaredipiùepiùin fretta», fermi restando «i risultati positivi raggiunti» negli ultimi tre anni. L’intervento del manager, dopo le critiche dei sindacati e l’analisi della presidente Rai Anna Maria Tarantola che ha evidenziato diversi punti deboli, è salutatoconfavoredairenziani,checontemporaneamente difendono il premier dalle accuse dell’opposizione di occupare gli spazi televisivi in periodo di par condicio. Nel mirino c’è la puntata di domenica dell’Arena di Rai1, con ospite il premier. L’opposizione sembra intenzionata a dare battaglia anche sulla riforma della tv pubblica, con il rischio di slittamento del via libera a dopo l’estate e le minacce di Renzi di procedere al rinnovo del cda con la legge Gasparri. Gubitosi ha assicurato che i vertici attuali continueranno il loro lavoro anche dopo l’approvazione del bilancio il 25 maggio, atto con cui si concluderà il mandato. Il dg ha auspicatoanchenuovenormesulcanone che superino il possesso del televisore, definendo «ragionevole» l’idea di legare il pagamento alla bolletta elettrica. Il futuro capo azienda, rispetto ad oggi, sarà avvantaggiato - ha concluso - grazie ai poteri rafforzati, compresi quello di «farsi una propria squadra» e una capacità di spesa autonoma di 10 milioni.