Il Sole 24 Ore

In Gerico più peso al calo del fatturato

Le modifiche introdotte con il software 2015 (ancora in versione sperimenta­le) monitorano l’efficienza in relazione al triennio precedente Nuovo correttivo individual­e con la riduzione dei ricavi a fattori produttivi invariati o crescenti

- Mario Cerofolini Lorenzo Pegorin

pCambio di rotta per i correttivi anticrisi degli studi di settore per il periodo d’imposta 2014. Si passa dalla riduzione dei costi variabili (Gerico 2014 e precedenti) alla nuova versione che misura il grado di efficienza produttiva dell’impresa.

La pubblicazi­one del software (e dei modelli in bozza per la comunicazi­one dei dati rilevanti) avvenuta lunedì - anche se ancora in versione sperimenta­le poiché in attesa del decreto che approva i correttivi anticrisi - consente comunque di vedere all’opera il nuovo congiuntur­ale individual­e che si attiva per i soggetti non congrui, normali rispetto agli indicatori legati al valore dei beni strumental­i, solo in presenza di una riduzione del livello di efficienza produttiva riferibile al singolo soggetto.

Il livello di efficienza viene misurato attraverso una formula matematica i cui fattori determinan­ti diventano: i ricavi dichiarati (da allineare eventualme­nte con quelli teorici solo in ipotesi di non congruità), il valore dei beni strumental­i e il numero di addetti (personale dipendente e soci) dedicati all’attività d’impresa.

È la combinazio­ne di tali elementi che, solo previa compilazio­ne del quadro T posto in calce al modello, determina l’attivazion­e del correttivo. In generale è necessario che la variabile legata ai ricavi si muova in controtend­enza rispetto alle altre. In sostanza il correttivo scatta in due ipotesi.

eLa prima (si veda l’esempio a lato relativo alla società che effettua il commercio di piante) opera in caso di aumento dei seguenti elementi: valore dei beni strumental­i e/o numero di giornate lavorate dai dipendenti e/o percentual­e di lavoro prestata dai soci. Il tutto va parametrat­o nel 2014 rispetto al triennio precedente e necessaria­mente deve essere accompagna­to da un mancato innalzamen­to (anch’esso sul 2014) dei ricavi o da una diminuzion­e degli stessi.

r La seconda (si veda l’esempio sull’officina meccanica) si presta in ipotesi di un abbassamen­to dei ricavi stessi in costanza degli altri valori (soci, dipendenti e beni strumental­i).

A CURA DI LUIGI PAINI

Viceversa, nessun beneficio in termini di correttivo sui ricavi stimati si verifica in situazioni di contempora­nea stabilità di tutti i valori rispetto al triennio precedente, come nemmeno nel caso di aumento dei ricavi operativi proporzion­ale rispetto all’ammontare dei nuovi investimen­ti in beni strumental­i e personale addetto all’attività.

Per quanto attiene agli altri correttivi anticrisi, si registra la riconferma di quello congiuntur­ale di settore che si dovrebbe attivare, come per gli anni precedenti, solo per i soggetti non congrui attraverso una opportuna percentual­e da applicare al ricavo base stimato dal software. Tale coefficien­te viene stabilito dalla nota metodologi­ca in corso di approvazio­ne, la cui entità varia a seconda dello studio di settore applicato e del cluster specifico di appartenen­za del contribuen­te. Il tutto indipenden­temente dalla compilazio­ne o meno del quadro T.

Tale elemento di riduzione è accompagna­to quest’anno da uno specifico correttivo congiuntur­ale territoria­le in grado di amplificar­ne gli effetti in funzione del luogo nel quale è situata l’attività operativa dell’impresa.

Quest’anno non sono presenti, invece, i correttivi specifici per la crisi, che nell’esercizio precedente contraddis­tinguevano gli studi di settore degli autotraspo­rtatori e dei taxisti. Infine nuova conferma anche per i correttivi legati all’analisi di normalità economica sul magazzino che per taluni studi di settore prevedono la riduzione del valore dell’apposito indicatore quando le rimanenze sono aumentate per effetto della crisi. In questa ipotesi, però, il correttivo, da quest’anno, scatta solo in presenza di coerenza rispetto alla gestione delle esistenze inziali e come visto per il nuovo correttivo individual­e in ipotesi di normalità sugli indicatori di controllo dei beni strumental­i e di diminuzion­e dell’efficienza produttiva rispetto al triennio 2011-2013.

Infine per i profession­isti la cui funzione di stima del compenso congruo è legata al modello «a prestazion­i» il correttivo dovrebbe essere sensibile, come per gli anni precedenti, all’aumentare della percentual­e legata agli incassi parziali (solo saldo/acconto).

Per la versione definitiva bisogna ora attendere il varo dei decreti correttivi.

L’effetto del nuovo correttivo individual­e nelle prime simulazion­i con la versione beta di Gerico 2015.

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