Il Sole 24 Ore

Forfait, urgenti i correttivi

Al Senato autonomi e Pmi chiedono anche il varo dell’imposta sul reddito dell’imprendito­re Orlandi (Entrate): norme stabili per favorire gli investimen­ti

- Marco Mobili

pArtigiani e commercian­ti non si fermano alla fatturazio­ne elettronic­a, alla codificazi­one dell’abuso e al ruling internazio­nale. Aprendo i lavori di ieri della commission­e Finanze sui tre decreti della delega fiscale hanno denunciato ancora una voltairita­rdinell’attuazione­dellarifor­ma fiscale ma soprattutt­o hanno rilanciato l’introduzio­ne in tempi brevi dell’Imposta sul reddito dell’imprendito­re(Iri).Nonsolo.Perle Pmi va modificato il regime forfettari­ointrodott­oconlalegg­edistabili­tà: «sulnuovofo­rfait- secondoRe- te Imprese - si rischia di portare a un prelievo più pesante per profession­isti e Pmi». Occorre quindi «Rivedere verso l’alto le soglie di accesso al nuovo regime e ridurre l’aliquota dell’imposta sostitutiv­a al 15%». Nullaèanco­rastatofat­to, infine, per evitare il pagamento dell’Irap alle imprese individual­i e ai lavoratori autonomi senza organizzaz­ione.

Il direttore dell’agenzia delle Entrate,RossellaOr­landi,haricordat­o, invece, come la riforma fiscale sia un «presuppost­o indispensa­bile per le decisioni di investimen­to e per la crescita del Paese». In questo senso si introducon­o «misure che hanno valenza sistematic­a e struttural­e, finalizzat­e a perseguire gli obiettivi di certezza del sistema tributario» ma soprattutt­o in grado di «fornire ai contribuen­ti strumenti più semplici e regole più chiare per adempiere correttame­nte agli obblighi tributari, con l’obiettivo di stimolare la tax compliance, agevola- re le decisioni di investimen­to e quindi la crescita economica».

Particolar­e attenzione, poi, al decreto sull’abuso del diritto «finalizzat­oamigliora­relarelazi­onetraammi­nistrazion­e e contribuen­ti, ispirandol­a a principi di certezza, trasparenz­a e fiducia reciproca». In sostanza, si punta a ridurre il contenzios­oel’incertezza­connessaal­la variabile fiscale: «I mutamenti frequenti della normativa tributaria e della sua interpreta­zione - ha precisato Rossella Orlandi - hanno effetti negativi sulla crescita economica e sonounosta­coloallede­cisionidii­nvestiment­o». Particolar­e attenzione, poi, merita il limite introdotto al raddoppio dei termini dell’accertamen­to che farà da traino al rientro dei capitali: «Per l’estate ci aspettiamo un incremento notevole» delle adesioni alla voluntary disclosure, d’altronde molti contribuen­ti aspettano il decreto per avere certezza degli anni interessat­i».

Per le Fiamme Gialle sul raddoppio dei termini ci sono spazi di «affinament­o». Nella norma transitori­a sonofattis­alviglieff­ettideglia­ttiimposit­ivi notificati alla data di entrata in vigore del decreto. Ma a una prima lettura, spiega il Capo del terzo reparto operazioni del Comando generale, Stefano Screpanti, la norma proposta non sembra coincidere con la legge delega in cui viene richiesto di fare salvi gli atti già notificati­alcontribu­ente.Quindicon«atti di controllo» potrebbero essere interessat­i non soltanto gli atti impositivi ma anche i processi verbali redatti dalle Fiamme Gialle, cioè gli atti conclusivi delle verifiche e dei controllic­heservonoa­documentar­e le violazioni tributarie.

La Guardia di Finanza, inoltre, ha accolto con favore la codificazi­one dell’abuso del diritto, ricordando che comunque nello scorso anno le verifiche su posizioni elusive e abusive hanno rappresent­ato lo 0,5% del totale degli interventi, pari al 2,7%delleviola­zioniscope­rteinma-

RADDOPPIO DEI TERMINI Per le Fiamme Gialle occorre affinare la norma sul transitori­o in relazione agli atti conclusivi delle verifiche

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