Forfait, urgenti i correttivi
Al Senato autonomi e Pmi chiedono anche il varo dell’imposta sul reddito dell’imprenditore Orlandi (Entrate): norme stabili per favorire gli investimenti
pArtigiani e commercianti non si fermano alla fatturazione elettronica, alla codificazione dell’abuso e al ruling internazionale. Aprendo i lavori di ieri della commissione Finanze sui tre decreti della delega fiscale hanno denunciato ancora una voltairitardinell’attuazionedellariforma fiscale ma soprattutto hanno rilanciato l’introduzione in tempi brevi dell’Imposta sul reddito dell’imprenditore(Iri).Nonsolo.Perle Pmi va modificato il regime forfettariointrodottoconlaleggedistabilità: «sulnuovoforfait- secondoRe- te Imprese - si rischia di portare a un prelievo più pesante per professionisti e Pmi». Occorre quindi «Rivedere verso l’alto le soglie di accesso al nuovo regime e ridurre l’aliquota dell’imposta sostitutiva al 15%». Nullaèancorastatofatto, infine, per evitare il pagamento dell’Irap alle imprese individuali e ai lavoratori autonomi senza organizzazione.
Il direttore dell’agenzia delle Entrate,RossellaOrlandi,haricordato, invece, come la riforma fiscale sia un «presupposto indispensabile per le decisioni di investimento e per la crescita del Paese». In questo senso si introducono «misure che hanno valenza sistematica e strutturale, finalizzate a perseguire gli obiettivi di certezza del sistema tributario» ma soprattutto in grado di «fornire ai contribuenti strumenti più semplici e regole più chiare per adempiere correttamente agli obblighi tributari, con l’obiettivo di stimolare la tax compliance, agevola- re le decisioni di investimento e quindi la crescita economica».
Particolare attenzione, poi, al decreto sull’abuso del diritto «finalizzatoamigliorarelarelazionetraamministrazione e contribuenti, ispirandola a principi di certezza, trasparenza e fiducia reciproca». In sostanza, si punta a ridurre il contenziosoel’incertezzaconnessaalla variabile fiscale: «I mutamenti frequenti della normativa tributaria e della sua interpretazione - ha precisato Rossella Orlandi - hanno effetti negativi sulla crescita economica e sonounostacoloalledecisionidiinvestimento». Particolare attenzione, poi, merita il limite introdotto al raddoppio dei termini dell’accertamento che farà da traino al rientro dei capitali: «Per l’estate ci aspettiamo un incremento notevole» delle adesioni alla voluntary disclosure, d’altronde molti contribuenti aspettano il decreto per avere certezza degli anni interessati».
Per le Fiamme Gialle sul raddoppio dei termini ci sono spazi di «affinamento». Nella norma transitoria sonofattisalviglieffettidegliattiimpositivi notificati alla data di entrata in vigore del decreto. Ma a una prima lettura, spiega il Capo del terzo reparto operazioni del Comando generale, Stefano Screpanti, la norma proposta non sembra coincidere con la legge delega in cui viene richiesto di fare salvi gli atti già notificatialcontribuente.Quindicon«atti di controllo» potrebbero essere interessati non soltanto gli atti impositivi ma anche i processi verbali redatti dalle Fiamme Gialle, cioè gli atti conclusivi delle verifiche e dei controllicheservonoadocumentare le violazioni tributarie.
La Guardia di Finanza, inoltre, ha accolto con favore la codificazione dell’abuso del diritto, ricordando che comunque nello scorso anno le verifiche su posizioni elusive e abusive hanno rappresentato lo 0,5% del totale degli interventi, pari al 2,7%delleviolazioniscoperteinma-
RADDOPPIO DEI TERMINI Per le Fiamme Gialle occorre affinare la norma sul transitorio in relazione agli atti conclusivi delle verifiche