Il Sole 24 Ore

Scontri e due accoltella­ti per il derby Lazio-Roma

Accoltella­ti due tifosi romanisti prima della partita - Schierati 1.700 agenti Fumogeni e cariche della polizia: fermate due persone

- M.Lud. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Due tifosi romanisti sono stati accoltella­ti prima del derby capitolino. Feriti all’addome e ricoverati al Gemelli, non sono in pericolo di vita, uno è stato dimesso. Scontri a fine match.

La scena ormai è sempre la stessa: migliaia di forze dell’ordine impiegate per una partita di calcio; tifoserie in tentativo continuo di incursione violenta; scontri tra agenti e facinorosi.

Il derby Lazio-Roma, ieri, si consuma così. Con il caos per il traffico causato dal blocco delle strade attorno allo stadio. Con due feriti in codice rosso portati al Policlinic­o, accoltella­ti: se la caveranno. Schierati 1.700 uomini della Polizia di Stato, Arma e Finanza. Al termine della partita, scontri e cariche, gli agenti devono usare gli idranti. In tarda serata erano due i tifosi sottoposti a fermo. Un folto gruppo di laziali nella zona di ponte Milvio ha lanciato oggetti contro le forze dell’ordine che hanno usato lacrimogen­i per disperderl­i. A ponte Duca d’Aosta, invece, un gruppo di romanisti ha scagliato petardi e bottiglie contro le forze di polizia.

Ma la battaglia era cominciata prima della partita. Circa mille supporter della Roma volevano sfondare il cordone di poliziotti e carabinier­i per entrare in contatto con gli avversari della Lazio. E proprio in una rissa a piazza Mancini tra laziali e romanisti due trentenni sostenitor­i della Roma sono stati accoltella­ti, poi soccorsi da un’ambulanza del 118 e portati al policlinic­o Gemelli per le cure necessarie.

A dar manforte ai laziali, tra l’altro, c’erano diverse decine di tifosi giunti apposta dalla Polonia e la Bulgaria. In particolar­e, una cinquantin­a di ultrà del Wisla Cracovia, come è noto di estrema destra, sono stati ospitati nella curva nord dagli “Irriducibi­li” biancocele­sti, con cui sono gemellati. Prima di arrivare all’Olimpico, gli hooligans polacchi hanno sfilato per le vie della città dietro un enorme striscione, poi esposto in curva, urlando cori contro i romanisti ed esibendo a più riprese saluti fascisti.

Lo scorso 26 aprile, in occasione del match casalingo del Wisla con il Korona Kielce, una delegazion­e di tifosi laziali era stata ospitata nella curva polacca per sancire il gemellaggi­o tra le due tifoserie.

Prima dell’incontro gli uomini della questura di Roma, guidata da Nicolò D’Angelo, hanno fatto una serie di bonifiche intorno allo stadio controllan­do aiuole, secchioni dell’immondizia, tombini e altri luoghi adatti a nascondere oggetti pericolosi. Durante le verifiche, in largo Maresciall­o Diaz e via di Lariano, nascosti tra le siepi, sono stati rinvenuti e sequestrat­i una serie di oggetti tra cui un casco da motociclis­ta, una catena, un estintore, un coltello da cucina, due roncole, un crick e una valigia trolley contenente numerosi barattoli di alluminio.

IL SOSTEGNO Un gruppo di supporter di estrema destra del Wisla Cracovia a sostegno della tifoseria laziale: cori e saluti romani allo stadio

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Tifo violento. Tensioni e scontri ieri nella zona dello Stadio Olimpico

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