Il Sole 24 Ore

Strage di un soldato in caserma: otto morti

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pMomenti di panico e di tensione ieri a Tunisi, scossa da una strage proprio a pochi passi dal Parlamento e dal museo del Bardo, in cui il 18 marzo scorso durante un attacco terroristi­co morirono venti turisti stranieri, di cui quattro italiani. Questa volta però non si tratta di un attentato ma di un gesto di follia dovuto - secondo quanto sostengono le autorità - a problemi psichici.

Nella base militare di Bouchoucha un caporale in congedo, a cui non era consentito portare armi, ne ha sottratto una a un commiliton­e e ha aperto il fuoco sui soldati durante la cerimonia dell’alzabandie­ra. Il bilancio della sparatoria è di sette militari uccisi, tra cui un colonnello e dieci i feriti, uno di loro in condizioni gravissime. Mehdi Alijmei, 30 anni, questo il nome dell’autore della strage è stato poi ucciso da un tiro di risposta. La base militare Bouchoucha è sede della Brigata antiterror­ismo e della direzione generale delle unità di pronto intervento. Non sono ancora chiare le cause che hanno portato il caporale, originario di Bir Zitoun (Tebourba) a compiere la strage anche se il portavoce del ministero della Difesa, Belhassen Oueslati sottolinea che l’uomo aveva problemi psichici. Parlando in una conferenza stampa, Oueslati ha rivelato che Alijmei aveva difficoltà familiari e per i suoi disturbi gli era stato sottratto il porto d’armi e trasferito in un posto “non sensibile”. I suoi commiliton­i inoltre avevano mostrato segni psichici peggiorati­vi negli ultimi mesi.

Si tratta di un caso isolato, ha assicurato il portavoce del ministero, aggiungend­o che le autorità tunisine stanno facendo il possibile per approfondi­re le vere ragioni alla base del gesto compiuto dal militare. Oueslati ha ribadito di escludere la pista dell’attacco terroristi­co.

Dopo l’attentato al Bardo del marzo scorso le forze di sicurezza della Tunisia sono in massima allerta. La settimana scorsa la polizia italiana ha arrestato un tunisino di 22 anni accusato dalle autorità di Tunisi di aver preso parte all’attacco. Il ragazzo, Abdel Majid Touil, si è sempre dichiarato innocente.

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