Il Brasile chiama le imprese italiane
p «Brasile chiama Italia», «cercansi talenti» parrebbero stilemi con cui il Paese sudamericano lancia una campagna acquisti di calciatoriitaliani.
Invece è una forma espressiva concuimoltigovernatoridelPaese, politici e uomini d’impresa cercano di costituire partnership con imprese italiane. Nei primi giornidiExpoèsbarcatoaMilano Apex-Brazil, l’agenzia per la promozione delle esportazioni e degliinvestimenti.
Il direttore di Apex-Brazil, DavidBarioniNeto,originiitaliane,è il Commissario generale del Brasile per l’Expo e lancia una piattaformadiofferteperleimpreseitaliane che vogliano investire in Brasile.«Agroalimentareemanifatturiero sono i settori su cui le imprese italiane possono trovare sinergie e soprattutto occasioni dirilancio».
In una fase congiunturale stagnante per le imprese italiane, spesso fiaccate dalla lunga crisi, l’opzione Brasile potrebbe risanare bilanci creando valore attraverso accordi commerciali. Non solo agroindustria e manifatturiero, anche altro: per esempio componentistica auto, energie rinnovabili, semiconduttori, olio e gas, pietre semipreziose, farmaceutica.
Il Brasile si riconferma uno dei maggiori produttori ed esportatori nel settore alimentare, e dimostrabuonacapacitàdiinnovazione utilizzando tecnologie avanzate e sostenibili. Barioni Neto spiega che, per il Brasile, l’Expo di Milano è un’opportunità per richiamare l’attenzione sugli investimenti in ricerca, tecnologia e innovazione. L’obiettivo è bilanciare elevata produzione e tutelaambientale.
Il Brasile è uno dei maggiori fornitori di prodotti alimentari e agricoli, che valgono il 43% dell’export del Paese. Paese che durante gli ultimi 20 anni ha sviluppato nanotecnologia, gestione di ambiente e territorio, agricoltura sostenibile, agroenergiaemiglioramento genetico delle piante, miratoafacilitarnel’adattamento in diversi terreni e condizioni climatiche. Fattori che, combinati conun’industriatecnologicaeinnovativa, ha fatto crescere le esportazioni di prodotti agroalimentari, oggi presenti in 200 Paesi del mondo. A livello politico il Brasile vive gli strascichi di una crisi approdata ai più alti livelli di governo, con le tangenti pagate dal colosso energetico Petrobras al Pt (Partito dei lavoratori). Crisi che però non inficia la forza economicaecommercialedelPaese.