Aedes verso il nuovo aumento Spunta Gavio nel capitale
L’ad Roveda: posizione finanziaria netta migliorata a -124 milioni
pTre azionisti chiave rappresentati dal gruppo Amenduni, il fondo Sator e dalla famiglia Roveda. E, sullo sfondo, un parterre di soci in cui compare, a sorpresa, anche la famiglia Gavio. Aedes, il gruppo immobiliare guidato da Giuseppe Roveda e presieduto da Carlo Puri Negri, si presenta così al mercato dopo il piano di riassetto (azionario e finanziario) che ha stravolto numeri e assetti societari. La ristrutturazione, che è già passata da ricapitalizzazioni, conversioni di debiti e conferimenti in natura, deve ancora superare l’ultimo aumento di capitale, in attesa del via libera di Consob e in agenda a giugno. Dopodiché la società, annuncia l’amministratore delegato Giuseppe Roveda, «potrà trasformarsi in una property company a tutti gli effetti e usufruire del regime delle Siiq». Tutto questo con una liquidità che, a regime, potrebbe arrivare a 90 milioni.
Il libro soci
La ristrutturazione di Aedes che, come detto si completerà a giugno, ha stravolto i numeri del gruppo immobiliare. «La situazione finanziaria di Aedes è cambiata profondamente. Siamo passatidaunpatrimonionettodi13-14 milioni prima del riassetto agli attuali 240 milioni e da una posizione finanziaria netta negativa per 450 milioni a un saldo negativo di 124 milioni. In questo quadro abbiamo immobili a reddito per 107 milioni, aree commerciali in sviluppo per altri 143 milioni e una parte di portafoglio di trading di 40 milioni», ha spiegato Roveda. Nello stesso tempo, le operazioni che hanno accompagnato il risanamento del gruppo immobiliare ne hanno stravolto anche il libro soci. Oggi Aedes è controllata al 70,3% da Augusto, il veicolo partecipato da Sator (30%), dal gruppo Amenduni (37,4%) e dalla holding fondata dallo stesso Roveda (30,17%). Il resto del capitale fa capo a Praviola srl (8,4%), veicolo in cuisonoraccoltiisocidiminoranza di Praga holding (società dello stesso Roveda che dopo i conferimenti in natura a maggio si fonderàconlastessaAedes), maanchea Itinera, società della famiglia Gavio (ex socio di Praga holding). Infine le banche con il 6% circa e lo stesso gruppo Amenduni, oggi all’1,16%, ma destinata a rafforzarsi.
La ricapitalizzazione
Proprio gli Amenduni – spiega Roveda – attraverso Vi.Ba. hanno già sottoscritto una parte della ricapitalizzazione di 40 milioni in cantiere. «La ristrutturazione finanziaria è completata, manca solo la ricapitalizzazione riser- vata al mercato, in attesa del via libera della Consob, e che dovrebbe partire a giugno». Un aumento di capitale che per 9,5 milioni è stato già sottoscritto socio Amenduni che salirà così al 7% circa, mentre per 10 milioni è garantito da Augusto. «L’obiettivo è raccogliere trenta milioni senza ricorrere alla garanzia di Augusto». Le risorse raccolte dalla ricapitalizzazione potrebbero raggiungere i 30 milioni. Una liquidità che si andrà a sommare alla cassa attuale: «Al 30 aprile la liquidità era di 29 milioni, ma non tiene conto dell’operazione, perfezionata di recente legata alla vendita dell'immobile romano in Via Vittorio Veneto al gruppo cinese Shangri-La Hotels Europe che ha saldato 28,8 milioni la scorsa settimana», ha comunicato Aedes. «Se la ricapitalizzazione dovesse avere una buona accoglienza sul mercato, Aedes potrebbe ritrovarsi con quasi 90 milioni di liquidità». Una cassa che diventa decisiva per centrare gli obiettivi del gruppo.
Verso una property company