Oggi più che mai il know-how italiano fa scuola
Valvecampus lancia la sfida: la neonata associazione, che riunisce i principali costruttori di valvole, propone quattro giorni di formazione multidisciplinare a sessanta tecnici provenienti da tutto il mondo
Non solo l’Italia è il secondo espor tatore al mondo di valvole industriali, detenendo il 25% del mercato. Ora si candida a essere anche la “scuola” d’eccellenza per l’aggiornamento nel settore, dando prova di grande lungimiranza: mettere insieme e a disposizione degli utilizzatori di tutto il mondo il knowhow italiano affinché gli acquisti siano consapevoli, mirati e capaci di scegliere il meglio possibile quanto a tecnologia e sicurezza. È la sfida che lancia Valvecampus, la neo associazione creata dai principali costruttori di valvole e che coinvolge una pluralità di soggetti della filiera produttiva e del mondo dell’istruzione, proponendo in concomitanza con la fiera Ivs 2015 quattro giorni di formazione intensa e multidisciplinare a una sessantina di tecnici provenienti da tutto il mondo. “L’idea di fondo - spiega il vicepresidente di Valvecampus, Simone Brevi - è quella che esper ti delle aziende italiane ed espositrici e docenti delle Università locali facciano conoscere da vicino e nei par ticolari le ultime frontiere riguardo ai materiali e alle tecnologie usate lungo tutta la filiera che por ta alla valvola finale”. Interlocutori privilegiati sono gli ingegneri e i tecnici delle società che progettano e costru- iscono i grandi impianti soprattutto del settore oil & gas, coloro cioè che sono deputati alla scelta delle valvole da utilizzare in tali realizzazioni. E ancora a utenti finali, distributori di valvole, centri di automazione. I corsi, aggiorna Brevi, si tengono all’Università di Bergamo - dipar timento di Ingegneria, in stretta collaborazione con Valvecampus. Le lezioni sono divise in due livelli: il primo è destinato ai giovani ingegneri e ai deputati agli acquisti, il secondo a personale più esper to che desidera approfondire ulteriormente le proprie conoscenze. “Valore aggiunto di questa esperienza formativa - aggiunge Brevi - è dato dalla visita alle aziende del settore che completerà le lezioni in aula. Abbiamo organizzato, infatti, un open day con le fabbriche aper te affinché i nostri interlocutori possano vedere effettivamente come nascono e si producono le valvole italiane e quali sono le tecnologie utilizzate per i processi produttivi”. Questa prima e intensa esperienza formativa che ha il merito, tra gli altri, di “aver fatto decidere alle aziende produttrici italiane di presentarsi insieme al mondo affinché a livello internazionale le valvole made in Italy siano indissolubilmente legate al concetto competitivo di altissima qualità tecnologica”, sottolinea Brevi, è destinata a proseguire nel corso dell’anno e sul territorio nazionale anche con altre formule. L’idea è di organizzare due eventi l’anno in Italia con l’appor to scientifico delle Università e coinvolgendo come “allievi” gli utilizzatori finali italiani di valvole, ma anche ingegneri, architetti, periti industriali. Per questo sono in corso contatti con i diversi Ordini professionali per un’offer ta formativa qualificata ed efficace.