Squinzi: «Bene Visco, imprese pronte a fare la loro parte»
Una lettura della situazione italiana che ha trovato molti consensi, nella costatazione della ripresa che si sta avviando, ma anche nelle molte azioni che l’Italia deve realizzare per consolidarla, dalle riforme al ruolo delle imprese e delle banche, alla richiesta di scongiurare un pericolo Grecia.
«È stata una fotografia molto chiara e precisa della situazione attuale, con Visco c’è una sostanziale identità di vedute», ha commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. «Ci sono segnali di ripresa, soprattutto determinati da fattori esterni, ma bisogna proseguire con forza le riforme», ha aggiunto. E se il Governatore ha sollecitato le aziende a crescere e a investire di più in innovazione, il presidente di Confindustria ha raccolto l’invito, sottolineando la situazione congiunturale: «Le imprese sono pronte a fare la loro parte se c’è il mercato. Siamo in presenza di un calo dei consumi interni, se il mercato si riprende le imprese sono pronte ad investire di più». Secondo la presidente di Eni, Emma Marcegaglia, l’impegno delle aziende a investire c’è e il dato sulle esportazioni lo dimostra. «Il Governatore ha anche evidenziato che c’è una parte di imprese che devono fare di più ma ha anche detto che esistono problemi burocratici: se ognuno farà la propria parte la ripresa ci sarà», ha continuato la Marcegaglia, che ha apprezzato le parole di Ignazio Visco sulla crisi greca: «L’appello a un accordo in extremis credo sia molto importante». Per Luigi Abete, presidente di Bnl, la valutazione del discorso del Governatore è un bicchiere mezzo pieno, «è orientata a un giudizio positivo e prudente della situazione, perchè sono state fatte cose importanti ma c’è una complessità da gestire molto rilevante sia sull’economia internazionale che sul quadro politico». A sottolineare il tema della concorrenza, sollevato dal Governatore, è il presidente di Alitalia, Luca di Montezemolo: «in questo paese la concorrenza per la crescita è fondamentale. La crescita deve diventare l’impegno numero uno, ci sono i primi segnali, sarebbe delittuoso non approfittarne e spingere forte». Porta in causa le banche e la questione del- le sofferenze la presidente di Poste, Luisa Todini: «La ripresa la sentiamo un po’ a stento, la riforma del lavoro sta dando i primi risultati, però il problema del credito rimane e se non si risolve con la bad bank le Pmi avranno dei problemi». Si è soffermato sulla riforme il presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini: «I primi frutti del Jobs act sono buoni, qualcosa va fatto sulle pensioni, la gente è ancora al lavoro e non c’è posto per i giovani». In più a suo parere occorre migliorare il sistema fiscale per incentivare gli investimenti in ricerca e innovazione e realizzare la riforma della Pa: «Abbiamo bisogno di un’amministrazione che funzioni, non che sia nemica delle imprese».
Sul versante degli istituti di credito, i banchieri rivendicano il proprio ruolo: «Abbiamo erogato nel primo trimestre 8 miliardi di euro a famiglie e imprese, erogheremo 37 miliardi quest’anno. Lo sforzo che stiamo facendo è sostenere questo recupero in un anno unico per l’Italia», ha detto il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. Anche il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro, ha sottolineato che la situazione si sta rasserenando e che sono aumentati i flussi verso le famiglie e le imprese: «Ci sono due fattori importanti, l’aumento della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane e l’aumento dei flussi di credito verso le Pmi nell'ambito del programma Tltro». Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, si è soffermato invece sulla posizione di Visco su un intervento sulla deducibilità delle perdite: «È la linea prevalente in Europa e dobbiamo adottarla, molto bene che lo abbia detto il Governatore».
Tra i sindacati, per il numero uno della Cgil, Susanna Camusso, è importante che il Governatore abbia messo l’accento sull’occupazione, sulla necessità di investimenti pubblici e privati, di non abbandonare il Mezzogiorno». Per il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, «la relazione evidenzia bene come deve cambiare l’Europa, richiamandosi alla crescita e che occorrono politiche per l’occupazione e il lavoro». Per Carmelo Barbagallo, numero uno della Uil, la relazione è stata abbastanza positiva, «la ripresa è fragile e per consolidarla occorrono investimenti pubblici e privati».
È piaciuto a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione il richiamo di Visco sui rischi che il malaffare ha sull’economia. Tra i politici, Massimo Mucchetti, presidente della Commissione industria del Senato, ha apprezzato il riferimento di Visco sulla situazione del capitale di Bankitalia, mentre il presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi ha sollecitato ad andare avanti con le riforme e completare quella del lavoro con il decreto sulle tipologie contrattuali.
BUROCRAZIA Marcegaglia: il Governatore ha evidenziato che c’è una parte di imprese che devono fare di più ma ha anche detto che esistono problemi burocratici QUADRO POLITICO Abete: sono state fatte cose importanti, ma c’è una complessità da gestire sia sull’economia internazionale che sul quadro politico