Gros-Pietro: completare riforme strutturali
Il contesto economico internazionale continua a essere attraversato da tensioni, «registriamo tuttavia segnali positivi che tendono a rafforzarsi. In Europa e anche in Italia la lunga fase di recessione reale appare superata». Lo ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo nel suo intervento all’assemblea di Bankitalia.
Per Gros-Pietrocon dizioni come il deprezzamento dell’euro, i bassi tassi di interesse e il basso prezzo del petrolio, «favorevoli alla ripresa della crescita, vanno utilizzate per proseguire nelle riforme strutturali necessarie ad aumentare stabilmente la competitività e la capacità di sviluppo del sistema economico». L’attenzione ai parametri di capitalizzazione e liquidità, alla governance e la cresciuta responsabilità «rendono il settore bancario più sicuro e resiliente», ha sottolineato Gros-Pietro, ma «requisiti di capitalizzazione crescenti ne riducono la capacità di sostenere l’economia, a parità di risorse».
Per Gros-Pietro «non può sfuggire alle istituzioni politiche e tecniche europee che tutto ha un prezzo: chiedere continui aumenti di patrimonio per rafforzare solidità e resilienza delle banche puòottene reallalungal’ effetto paradossale di contrastare la crescita economica ela stessastabilità finanziaria, dirottando risorse verso canali finanziari non regolati o meno trasparenti, aumentando il livello di rischio nel sistema». C’è un rischio concreto per l’euro dal default greco? «Se per errore la crisi precipitasse, sarebbe un guaio per le banche greche, e anche per il sistema greco dei pagamenti, ma non ci sarebbe nessun contagio in Europa».