Salvini a Genova: scontri tra antagonisti e polizia
pAncora contestazioni per Matteo Salvini. Ieri a Genova, in una blindatissima Piazza Ferrari, il leader della Lega ha tenuto il suo comizio mentre nelle vicinanze le forze dell’ordine caricavano un gruppo di contestatori che manifestava contro la sua presenza scagliando anche oggetti contro il palco. «Antagonisti? Sono solo dei poveretti,la polizia non dovrebbe stare appresso e tenere a bada 50 disadattati che non conoscono il concetto di rispetto e democrazia», ha detto Salvini dopo essere sceso dal palco.
Il primo contatto con la polizia in tenuta antisommossa era stato innocuo. Gli antagonisti erano rimasti fuori dalla piazza con striscioni, musica e balli. Ma nel corso del comizio alcune decine di manifestanti ha dribblato la polizia ed è riuscito ad arrivare davanti all’ingresso del teatro Carlo Felice. La polizia ha risposto con una carica contro la quale si sono scagliati i manifestanti anche facendo uso di fumogeni e bombe carta. Alcuni momenti di tensione si sono registrati anche sotto il palco tra antagonisti e supporter del Carroccio. Poi a comizio finito, quando i neofascisti di Casapound, che sostengono la Lega, hanno tentato di forzare il cordone della polizia per raggiungere il sit-in degli antagonisti. La trincea delle forze dell’ordine però ha retto impedendo nuovi scontri.
Salvini ieri è tornato ad attaccare Renzi («ha paura, perciò ci insulta e dice che questo voto non conta») ma ha anche messo in chiaro che «se la Lega diventa il primo partito del centrodestra , il nostro programma diventa quello della coalizione, gli altri si dovranno adeguare». Il leader del Carroccio insiste poi sulle primarie: «Mi piacerebbe un confronto con la Carfagna».