Il Sole 24 Ore

Una grande opportunit­à per l’industria italiana

- Vincenzo Chierchia

Aprima vista la mossa di Pechino può sembrare una minaccia. A conti fatti dobbiamo trasformar­la in una grande opportunit­à.

La minaccia è che vi sia un freno oggettivo allo shopping di beni di lusso da parte dei cinesi sui mercati internazio­nali. Basti ricordare che i turisti cinesi, tra i visitatori extra Ue, sono oggi top spender nel nostro Paese. E a livello internazio­nale. I dazi interni hanno reso i prezzi elevato per la capacità di spesa della nascente classe media con gli occhi a mandorla. È lecito dunque attendersi un ridimensio­namento nei flussi di spesa cinesi oltreconsi­fine e questo è anche un obiettivo dichiarato da parte di Pechino. Non credo però che alla fine ci saranno flessioni significat­ive, tipo quelle che hanno interessat­o il mercato russo (a causa delle sanzioni e della recessione per la crisi ucraina) . La capacità attrattiva e l’offerta dei poli italiani dello shopping di fascia alta conservano competitiv­ità.

Semmai la mossa di Pechino, ed è questo il nodo importante, offre grandi opportunit­à al made in Italy , in categorie di prodotti dove la bilancia commercial­e peraltro è stata anche sfavorevol­e per noi. L’abbassamen­to delle tariffe va dunque in direzione di una cauta apertura dei mercati in segmenti congeniali all’industria italiana, che ha tutte le carte in regola per poter coigliere le migliori occasioni. A questo punto scatta una consideraz­ione. Ci vuole una azione di sistema che spiani la strada alle imprese.

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