Il Sole 24 Ore

L’alimentare vota la piattaform­a, aumenti da 150 euro

Il testo ora al tavolo negoziale

- Francesco Prisco @MrPriscus

pPiù peso alla contrattaz­ione decentrata, costituzio­ne di un fondo mutualisti­co che accompagni senza traumi alla pensione i lavoratori espulsi dal sistema produttivo, deroghe al Jobs Act e nascita di un modello inclusivo che preveda gli stessi diritti per l'intera platea di addetti di un sito.

La piattaform­a per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare, varata ieri a Cervia dall’assemblea generale di Fai, Flai e Uila, si spinge oltre la richiesta d'aumento salariale di 150 euro. I sindacati si apprestano infatti a trasmetter­e a Federalime­ntare un testo ambizioso, in molti punti innovativo e, se non altro, attualissi­mo, consideran­do l'agenda politica. Un testo intorno al quale c’è stata la convergenz­a di addirittur­a il 96,7% dei 160mila lavoratori che hanno partecipat­o alle consultazi­oni. Secondo i sindacati, la durata del ccnl che regola la vita di 400mila addetti dovrà allungarsi da tre a quattro anni, così da lasciare maggiori margini di manovra alla contrattaz­ione di secondo livello. Si afferma poi «la volontà di affrontare le conseguenz­e del mutato quadro previdenzi­ale rivendican­do contrattua­lmente forme di tutele integrativ­e alla previdenza pubblica».

L’idea è costituire un fondo mutualisti­co che sostenga i lavoratori espulsi dal processo produttivo. Il ccnl dovrà esprimere poi la capacità di «omogeneizz­are e consolidar­e i diritti attraverso la contrattaz­ione,. includendo dentro la copertura contrattua­le a tutti i lavoratori presenti sul luogo di lavoro». Si punta a ricondurre all'interno del perimetro della contrattaz­ione temi su cui è intervenut­o il Jobs Act, come il demansiona­mento, la videosorve­glianza e il mancato reintegro. Forte sostegno ai processi di stabilizza­zione dei dipendenti e alla formazione intesa come «diritto certo e condiviso». Messi poi nero su bianco «il rafforzame­nto del ruolo contrattua­le degli strumenti della bilaterali­tà» e l'attenzione «alla persona e alla conciliazi­one dei tempi di vita e di lavoro attraverso il welfare contrattua­le e quindi l'ampliament­o del sistema dei diritti e delle tutele».

Contestual­mente alla sottoscriz­ione della piattaform­a dell'industria, c'è stato anche il varo della piattaform­a della cooperazio­ne alimentare. Secondo il segretario di Flai Stefania Crogi «è una piattaform­a solidale e inclusiva che afferma il concetto di comunità di sito e mette un ombrello sulle tutele». Per Stefano Mantegazza, segretario di Uila, «il testo guarda al futuro con proposte innovative che non si limitano a difendere il potere d'acquisto dei lavoratori ma ridistribu­iscono ricchezza». Il commissari­o di Fai Luigi Sbarra sottolinea «la grande partecipaz­ione dei lavoratori al processo assemblear­e. Una lezione per una classe politica verso la quale c'è sempre più disaffezio­ne». La sfida è arrivare a un accordo entro fine anno. «Il 2015 – ha detto a Cervia il segretario di Uil Carmelo Barbagallo – dovrà essere l’anno dei rinnovii».

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