L’alimentare vota la piattaforma, aumenti da 150 euro
Il testo ora al tavolo negoziale
pPiù peso alla contrattazione decentrata, costituzione di un fondo mutualistico che accompagni senza traumi alla pensione i lavoratori espulsi dal sistema produttivo, deroghe al Jobs Act e nascita di un modello inclusivo che preveda gli stessi diritti per l'intera platea di addetti di un sito.
La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare, varata ieri a Cervia dall’assemblea generale di Fai, Flai e Uila, si spinge oltre la richiesta d'aumento salariale di 150 euro. I sindacati si apprestano infatti a trasmettere a Federalimentare un testo ambizioso, in molti punti innovativo e, se non altro, attualissimo, considerando l'agenda politica. Un testo intorno al quale c’è stata la convergenza di addirittura il 96,7% dei 160mila lavoratori che hanno partecipato alle consultazioni. Secondo i sindacati, la durata del ccnl che regola la vita di 400mila addetti dovrà allungarsi da tre a quattro anni, così da lasciare maggiori margini di manovra alla contrattazione di secondo livello. Si afferma poi «la volontà di affrontare le conseguenze del mutato quadro previdenziale rivendicando contrattualmente forme di tutele integrative alla previdenza pubblica».
L’idea è costituire un fondo mutualistico che sostenga i lavoratori espulsi dal processo produttivo. Il ccnl dovrà esprimere poi la capacità di «omogeneizzare e consolidare i diritti attraverso la contrattazione,. includendo dentro la copertura contrattuale a tutti i lavoratori presenti sul luogo di lavoro». Si punta a ricondurre all'interno del perimetro della contrattazione temi su cui è intervenuto il Jobs Act, come il demansionamento, la videosorveglianza e il mancato reintegro. Forte sostegno ai processi di stabilizzazione dei dipendenti e alla formazione intesa come «diritto certo e condiviso». Messi poi nero su bianco «il rafforzamento del ruolo contrattuale degli strumenti della bilateralità» e l'attenzione «alla persona e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso il welfare contrattuale e quindi l'ampliamento del sistema dei diritti e delle tutele».
Contestualmente alla sottoscrizione della piattaforma dell'industria, c'è stato anche il varo della piattaforma della cooperazione alimentare. Secondo il segretario di Flai Stefania Crogi «è una piattaforma solidale e inclusiva che afferma il concetto di comunità di sito e mette un ombrello sulle tutele». Per Stefano Mantegazza, segretario di Uila, «il testo guarda al futuro con proposte innovative che non si limitano a difendere il potere d'acquisto dei lavoratori ma ridistribuiscono ricchezza». Il commissario di Fai Luigi Sbarra sottolinea «la grande partecipazione dei lavoratori al processo assembleare. Una lezione per una classe politica verso la quale c'è sempre più disaffezione». La sfida è arrivare a un accordo entro fine anno. «Il 2015 – ha detto a Cervia il segretario di Uil Carmelo Barbagallo – dovrà essere l’anno dei rinnovii».