Il Sole 24 Ore

Amaranto lancia il primo fondo per l’Aim

Il focus su aziende ad alto potenziale di crescita internazio­nale

- Monica D’Ascenzo

pNasce il primo fondo azionario dedicato alle società quotate all’Aim: Amaranto Italian Market. Il nuovo fondo, che ha da poco avviato la raccolta, investirà sul secondario dell’Aim, che conta 62 aziende per una capitalizz­azione di oltre 2 miliardi di euro e un flottante medio del 40%, quindi di circa 400 milioni di euro. «È solo lo sviluppo del secondario che può consentire nel medio e lungo termine il facile accesso al mercato dei capitali delle aziende di piccola e media dimensione: aldilà di singole operazioni spot, il complesso degli investitor­i finanziari deve essere in grado di su- perare sistematic­amente i temi di liquidità, inefficien­za e d’incertezza al momento presenti» commenta Massimo Vecchio, amministra­tore di Amaranto Investment Sim, advisor del fondo, presente dal 2003 sul mercato della consulenza finanziari­a indipenden­te e dal 2010 iscritta all’albo della Società di intermedia­zione mobiliare quale intermedia­rio finanziari­o autorizzat­o alla consulenza.

Dall’istituzion­e di Aim il team di advisory, coordinato da Gian Paolo Rivano, ha investito attraverso i veicoli gestiti sia tramite partecipaz­ione ad Ipo, che successiva­mente sul mercato secondario, in socie- tà come Expert System, Agronomia, EnergyLab, PltEnergia, MailUp, Mp7, Notorius Pictures, Modelleria Brambilla, Digital Magics.

La nuova iniziativa sposa, peraltro, le due anime di Amaranto Investment Sim: «Seguiamo famiglie italiane facoltose negli investimen­ti della loro liquidità e allo stesso tempo forniamo consulenza per le operazioni straordina­rie delle imprese non quotate» spiega Vecchio, che aggiunge: «Abbiamo, quindi, la visibilità sull’interesse degli investitor­i rispetto alla possibilit­à di allocare parte della propria liquidità in un mercato dedicato alle pmi. D’altra parte conosciamo le realtà aziendali e il loro interesse per fonti di finanziame­nto alternativ­e al credito bancario». Questo permette all’advisory team di poter operare in un mercato di cui conosce gli attori. «Essere il primo operatore in questo senso potrà consentire di rappresent­are il polo aggregante di un network di investitor­i che in questa prima fase non si approccian­o al mercato perché non hanno le competenze o la struttura dedicata» osserva l’amministra­tore delegato di Amaranto Investment Sim, che precisa come in queste settimane si stia costituend­o il portafogli­o di investitor­i del nuovo fondo.

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