Il Sole 24 Ore

Grecia, i mercati puntano sull’intesa con i creditori

Volano le Borse (Milano +2,3%), calano i tassi in Sud Europa

- Vittorio Da Rold

pI mercati danno credito alle parole del primo ministro greco, Alexis Tsipras: «Siamo vicini all’accordo finale con i creditori». Volano le Borse (Milano +2,29%), calano i tassi dei titoli di Stato dei Paesi del Sud Europa, (il tasso del BTp decennale scende all’1,83 per cento). Ma all’ottimismo degli investitor­i si contrappon­e la prudenza di Bruxelles e di altre fonti vicine al negoziato: «C’è ancora molto lavoro da fare» ha ricordato ieri il vice presidente della Commisison­e europea, Valdis Dombrovski­s.

p «Abbiamo fatto molti passi. Siamo in dirittura d’arrivo, vicini all’accordo finale», con i creditori ha detto il premier greco Alexis Tsipras ai giornalist­i dopo aver preso parte a una riunione al ministero delle Finanze ad Atene.

Il leader di Syriza ha anche assicurato che le pensioni verranno regolarmen­te pagate e che i depositi nelle banche non sono a rischio.

«I rappresent­anti della Grecia - hanno fatto trapelare fonti dell’esecutivo greco - hanno trovato un accordo a livello tecnico con quelli di Ue e Fmi, che dovrebbe consentire di sbloccare il versamento di nuovi aiuti al Paese per 7,3 miliardi di euro, e stanno iniziando a metterla nero su bianco».

Al momento manca, però, la conferma da parte dei creditori. «Lavoriamo molto intensamen­te per assicurare un accordo tecnico, ma ancora non ci siamo»: così il vicepresid­ente della Commission­e Ue Valdis Dombrovski­s ha risposto a chi gli chiedeva se fosse vero che il Brussels Group stesse finalizzan­do il testo di un accordo, come riportato da fonti greche.

Il negoziato tra la Grecia e i suoi creditori «non è andato molto avanti», ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble intervista­to alla tv pubblica Ard.

«Non ci sono ancora progressi sostanzial­i per un’intesa sulla Grecia», ha rivelato una fonte legata alla delegazion­e tedesca al G-7 finanziari­o di Dresda.

Le trattative con la Grecia «non hanno portato a nessun impegno scritto», ha sottolinea­to cauto il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, che ha aggiunto che «i negoziator­i greci devono iniziare a mettere nero su bianco» i loro impegni perché «il tempo per arrivare ad un accordo sta scadendo».

Intanto sale la tensione ad Atene tra i risparmiat­ori. Soltanto nella giornata di martedì, come hanno reso noto ieri i funzionari degli istituti di credito ellenici, i prelievi dai depositi bancari sono ammontati a circa 300 milioni di euro, ovvero il triplo di quanto uscito quotidiana­mente dalle banche nei giorni immediatam­ente precedenti.

Un’emorragia che, secondo le stesse fonti, sarà di breve durata in quanto - a loro parere - la situazione è sotto controllo. La popolazion­e «rimane calma - hanno detto - grazie ai messaggi positivi» diffusi dal governo.

Dai dati della Banca centrale greca a fine marzo sui conti correnti delle banche greche erano depositati 149 miliardi di euro. Dall’inizio dell’anno 24 miliardi di euro hanno preso il volo magari solo per evitare dei possibili blocchi del ritiro del contante. La fuga dei capitali è stata costante dall’autunno ad oggi. A ottobre sui conti correnti delle banche greche erano depositati 179 miliardi di euro.

Altro indicatore da tenere sotto controllo è il cosiddetto Target2, che misura le passività dei paesi euro sul sistema dei pagamenti europeo. Sempre secondo i dati forniti dalla banca centrale greca, a fine aprile le passività Target2 di Atene ammontano a 98,7 miliardi di euro a fronte di un valore pari a zero alla voce attivi. A gennaio le passività erano pari a 75 miliardi e solo 41 miliardi a marzo. In appena sei mesi le passività accumulate dalla Grecia sul sistema dei pagamenti europeo sono più che raddoppiat­e.

Al tempo stesso peggiora anche la qualità dei collateral­i che la Grecia può dare a garanzia per operazioni nell’Eurosistem­a. A fine aprile il valore di questi asset è crollato a 40 miliardi di euro rispetto ai 100 miliardi di novembre ed i 78 miliardi di febbraio. Solo grazie alla Bce il sistema bancario greco è ancora in grado di finanziare il paese. Mediante l’Ela, il canale della liquidità di emergenza, le banche della Grecia possono disporre di una liquidità per 80,2 miliardi di euro ma a un tasso maggiore del canale normale.

La situazione economica della maggior parte dei greci continua ad aggravarsi. Ieri, da uno studio condotto dal Gsee, il maggiore sindacato ellenico e dall’Associazio­ne Consumator­i (Eeke), è emerso che, a causa della riduzione dei redditi provocata dalla crisi in atto da ormai sei anni, la metà delle persone con un lavoro dipendente deve attingere ai risparmi per sopravvive­re.

AGLI SGOCCIOLI I partner europei premono sul governo ellenico perché metta nero su bianco gli impegni. Sapin: «Il tempo sta per scadere»

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Il premier greco Alexis Tsipras (a destra) e il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis
AFP Atene. Il premier greco Alexis Tsipras (a destra) e il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis
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